In relazione alla vicenda che ha messo in luce possibili problemi di sicurezza dello stadio della Juventus, il sindaco ha risposto ad una richiesta di comunicazioni dei consiglieri Ferdinando Berthier e Maurizio Marrone, riferendo di essere stato informato dalla Procura della Repubblica, in relazione ai profili di sicurezza pubblica, dell’apertura di un procedimento penale relativo alla fornitura e all’utilizzo di acciai non conformi alle norme che sarebbero stati usati per la costruzione.
Fassino ha spiegato contenuto e scopi della sua Ordinanza che impone alla Società sportiva proprietaria, di produrre tutte le certificazioni in grado di garantire la sicurezza dell’impianto e di provvedere a un monitoraggio continuativo sulla struttura riferendo costantemente all’Amministrazione.
Scopo dell’ordinanza è stato accertarsi della sicurezza dell’impianto, far operare costanti controlli ispirati al principio di massima cautela, fino a quando l’autorità giudiziaria non sia pervenuta alle sue conclusioni e consentire la realizzazione delle manifestazioni sportive la cui eventuale sospensione avrebbe avuto effetti traumatici sui cittadini, sugli sportivi, sulla Società stessa.
Per quanto attiene al ruolo professionale svolto dal dirigente comunale ingegner Gianbattista Quirico nella costruzione dello stadio, Fassino ha spiegato che Quirico ha operato usufruendo dell’autorizzazione dell’Amministrazione a svolgere lavoro ultroneo nel proprio ambito professionale.
Aldilà del fatto che in nessun modo l’operato di Quirico in questo contesto implicherebbe responsabilità dell’amministrazione, Fassino ha voluto ribadire la propria fiducia nella competenza e nella serietà che gli sono riconosciute in quanto protagonista, nel suo ruolo tecnico, delle grandi trasformazioni urbanistiche della nostra città negli ultimi anni.
Maurizio Marrone (Popolo della Libertà): In questa vicenda non si mette in dubbio l’operato dell’ingegner Quirico. Ma sarebbe bene porre in essere valutazioni preventive, di carattere squisitamente politico, per evitare si creino situazioni di conflitto d’interesse nell’operato dei dirigenti del Comune, quando lavorano in qualità di professionisti esterni.
Vittorio Bertola (5 Stelle): In effetti, esiste un potenziale conflitto d’interesse, anche considerato lo stipendio corrisposto all’ingegner Quirico dal Comune di Torino. Sarebbe opportuno introdurre una prassi per l’autorizzazione delle attività ultronee dei dipendenti comunali, evitando che lavorino per aziende che hanno pratiche professionali in corso con l’amministrazione comunale.
Andrea Tronzano (PdL): Il sindaco ha fatto bene a tenere aperto lo stadio. Ma è inusuale e ci crea qualche dubbio il procedimento penale; Torino ne viene danneggiata nella sua immagine e non vorrei si fosse utilizzato un meccanismo inadeguato per risolvere questioni civili.
A questo punto però, lo stadio o rimane aperto per sempre o viene chiuso per sempre, visto che c’è stato un collaudo con esito positivo, non serve una chiusura temporanea. Sarebbe fuorviante.
Aspettiamo la decisione della magistratura. E’ evidente che una volta arrivata, la Città potrebbe anche decidere di chiedere i danni.
Ferdinando Berthier (Torino Libera): Credo sarebbe il caso, visto anche che abbiamo a disposizione l’Olimpico, di fare i controlli a stadio chiuso. Procedere ad un monitoraggio tempestivo e non occasionale è doveroso e necessario, soprattutto per garantire una sostanziale verifica sull’agibilità dello Juventus Stadium.
Il sindaco Fassino ha concluso il dibattito: “Confermo che la magistratura ha aperto un procedimento penale e ciò che compete all’Amministrazione civica è la certezza di garanzie sull’impianto senza pregiudicare le attività dello stadio.
“Nell’Ordinanza del Comune, inviata alla società Juventus venerdì scorso, c’era la richiesta di documentazione tecnica e di monitoraggio. La Juventus ha prodotto i documenti sui lavori certificati dai tecnici in conformità alle indicazioni del collaudo. Questo ha permesso lo svolgimento dell’evento sportivo di sabato scorso.
“Essendo l’indagine in corso, occorrono maggiori cautele e precauzioni ai fini della sicurezza degli spettatori, in collaborazione con la Prefettura e la Juventus.
“Seguiamo con attenzione la vicenda seguendo sempre i due obiettivi: la sicurezza dei cittadini e l’agibilità dello stadio, operando nel solco di quanto fatto sinora.”
Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 24 Ottobre 2011