“Aumentare il grado di efficienza e la redditività delle nostre aziende, liberare risorse finanziarie per ridurre il debito complessivo della Città e creare opportunità per costruire progetti di politica industriale insieme a nuovi partner”. Così, il sindaco Piero Fassino ha sintetizzato gli obiettivi dell’operazione finalizzata alla realizzazione di un piano di riassetto, razionalizzazione e valorizzazione delle partecipazioni societarie comunali. Progetto che questa mattina ha compiuto un primo passo attraverso l’approvazione in sede di Giunta di una delibera presentata dal vicesindaco Tom Dealessandri e dall’assessore al Bilancio e al Patrimonio, Gianguido Passoni.
Il provvedimento, che nelle prossime settimane passerà al vaglio delle commissioni consiliari prima della definitiva approvazione in Sala Rossa, prevede la nascita della Finanziaria Città di Torino Holding che acquisirà una quota pari al 40% di Gtt, Amiat e Trm mediante ricorso al credito bancario, mentre il restante 60% del pacchetto azionario di Gtt e Amiat e il 55% di Trm sarà trasferito dalla Città alla FCT Holding per conferimento.
FCT Holding provvederà poi a mettere sul mercato il 40% delle tre società, che in questi giorni sono oggetto di esame da parte di tre advisor chiamati a stabilirne il valore.
Spiegando i motivi della scelta del modello holding per l’operazione di riordino degli asset societari, l’assessore Passoni ha sottolineato che si tratta di una soluzione destinata a “rafforzare gli elementi di trasparenza, vigilanza sui conti, di controllo sulle attività economiche da parte del Comune e che favorisce lo sviluppo di politiche industriali e, per il Consiglio comunale, garantisce pienamente le funzioni di indirizzo strategico e di controllo, anche attraverso l’adozioni di appositi strumenti regolamentari”.
Il riassetto delle partecipate comunali si configura come “un’operazione virtuosa – ha evidenziato Passoni – che punta a non fare semplicemente cassa o a trovare risorse finanziarie da destinare alla spesa corrente, ma è finalizzata all’abbattimento del debito, a un suo risanamento strutturale dopo i forti investimenti degli ultimi anni, e consente di liberare risorse da destinare al completamento dei processi di trasformazione della città”. (mge)
Torino, 7 Ottobre 2011