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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


VILLA CRISTINA TRA PROBLEMI E PROSPETTIVE, RIUNIONE A PALAZZO CIVICO

Le preoccupazioni per il futuro di Villa Cristina sono state riassunte oggi a Palazzo Civico, nel corso di una riunione congiunta delle commissioni Servizi sociali e Lavoro, presiedute rispettivamente da Lucia Centillo e Domenico Mangone.
La storica struttura sanitaria che si occupa di patologie psichiatriche e neuropsichiatriche è oggetto di un provvedimento di sospensione dei ricoveri da parte della Regione, che richiede lavori di adeguamento. Con diverse sfumature, esponenti della proprietà (Villa Cristina è una struttura privata accreditata al Servizio sanitario nazionale), delle organizzazioni sindacali confederali di settore e delle Rappresentanze sindacali aziendali hanno espresso il timore un eventuale provvedimento di revoca dell’autorizzazione che potrebbe portare alla chiusura.
Villa Cristina, ha sostenuto l’amministratore delegato Filippo Feltrin, riceve1500 pazienti all’anno inviati da diverse ASL del Piemonte (oggi i ricoverati sono un centinaio) e negli ultimi anni la proprietà ha investito diversi milioni di euro. Un altro milione, poi, sarebbe pronto per completare i lavori di adeguamento richiesti.
“Il 19 settembre scorso – ha sottolineato la presidente Lucia Centillo – il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei votanti il progetto degli interventi di adeguamento. Ora si tratta di trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e tuteli gli utenti del servizio, il più delle volte persone molto fragili. Prepareremo una mozione di commissione per chiedere alla Giunta comunale di intervenire sulla Regione. Villa Cristina deve continuare a funzionare – ha sostenuto Centillo – ed è possibile portare a termine le ristrutturazioni necessarie senza interrompere le attività di cura, secondo quanto assicurato dalla proprietà”.
Un concetto ribadito dall’assessore ai servizi sociali, Elide Tisi: “Anche se il Comune non ha competenza diretta su questa vicenda, saremo a fianco di lavoratori e utenti, chiederemo un confronto con la Regione per comprendere quali siano gli orientamenti. Non è il momento di dividersi, occorre trovare soluzioni idonee per tutti”.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Torino, 4 Ottobre 2011


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