Palazzo Civico ospita oggi, domenica 2 ottobre, la terza Sessione regionale del Parlamento Europeo dei Giovani (PEG). Una settantina di ragazzi e ragazze tra i 17 e i vent’anni, provenienti anche da altre regioni italiane, si sono insediati in Sala Rossa con un fitto programma di lavori, che si concluderanno lunedì 3 ottobre a Palazzo Granari della Roccia (Circolo dei lettori ) e ai quali è prevista la partecipazione di diversi senatori, deputati e parlamentari europei italiani. I temi spaziano dall’energia nucleare nel dopo Fukushima ai metodi che l’Unione Europea dovrebbe adottare per controllare che le merci commercializzate nei Paesi membri vengano prodotte nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Fino alla sostenibilità ambientale delle politiche urbanistiche nelle città del Vecchio continente.
Intervenendo in rappresentanza della Città di Torino, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, salutati i presenti, ha ricordato come sia fondamentale che ai giovani venga lasciato il necessario spazio di azione, “confidando nelle loro potenzialità innovative, per agevolare il miglioramento civile”. Il presidente ha poi citato Aldo Moro, il quale sosteneva che fossero “ proprio i giovani, proiettati verso il futuro, a dover portare su di sé l’onore e l’onere di affrontare i cambiamenti e trovare, di volta in volta, le soluzioni migliori affinché la società progredisca in modo armonico”, “considerando il passato come tale e operando nel presente in maniera coscienziosa”. “E’ lo scambio costruttivo che favorisce il cambiamento e il progresso della società”, ha concluso Ferraris.
Il presidente dell’Associazione PEG, Andrea Stagni, ha a sua volta sostenuto: “La storia del nostro Paese e della sua unificazione riflette il processo di integrazione europea: il principio è quello dell’unità della diversità”. E sull’impegno dei giovani d’oggi, ha sottolineato: “La TV offre l’immagine di una gioventù con in testa il vuoto pneumatico ma non è così. Noi viviamo il nostro essere giovani ma senza per questo essere superficiali e senza perdere la voglia di cambiare le cose. Giovanni Spadolini – ha concluso Stagni – diceva che spetta ai giovani far sì che le esperienze dei loro predecessori possano crescere e svilupparsi”.
Il Parlamento Europeo dei Giovani esiste dal 1989 (il Comitato nazionale italiano - www.eypitaly.org - dal ’94) ed è composto da 35 sezioni nazionali che scelgono, con apposite selezioni, i delegati ai diversi forum internazionali.
Le sue attività promuovono l'identità europea nelle scuole secondarie superiori. Rivolgendosi ai giovani cittadini europei, il PEG vuole incoraggiare i giovani ad essere consapevoli delle diverse culture e delle caratteristiche proprie degli Stati Membri della UE, a rispettare le differenze tra le nazioni e a lavorare insieme per il bene comune.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale
(Nella foto: da sinistra, Andrea Stagni, presidente dell'Associazione Parlamento Europeo dei Giovani; Giovanni Maria Ferraris, presidente del Consiglio comunale; Lorenzo Simionato, organizzatore responsabile della sessione del PEG a Torino)
Torino, 2 Ottobre 2011