Dopo aver partecipato il 16 settembre scorso a un Diritto di tribuna, torna in Comune il comitato che ha organizzato una petizione e raccolto 1200 firme per chiedere la sospensione dell’iter autorizzativo che dovrebbe portare alla ristrutturazione del Palazzo del lavoro di Italia 61 e all’insediamento di un centro commerciale al suo interno.
Oggi pomeriggio, durante l’audizione di fronte alle commissioni urbanistica, ambiente e lavoro, presiedute da Domenico Carretta, i cittadini hanno nuovamente espresso la loro contrarietà ai progetti della società Pentagramma, proprietaria del pregiatissimo edifico realizzato nel 1961 dall’ingegner Nervi.
Le critiche si concentrano sull’aumento dei volumi di traffico e di inquinamento che i cinque milioni di visitatori l’anno previsti causerebbero. Tra i dati portati dal comitato, la stima di 1000 veicoli in più ogni ora, su una viabilità già molto difficile, in particolare attorno alla rotonda Maroncelli. Inoltre il comitato chiede la tutela dei 260 alberi di alto fusto che circondano il Palazzo e che verrebbero sacrificati per la costruzione delle solette necessarie a realizzare i parcheggi sotterranei.
L’assessore Ilda Curti, presente all’audizione, come pure il presidente della circoscrizione 9 Giovanni Pagliero, ha replicato alle critiche del comitato e dei consiglieri di opposizione, mettendo in evidenza che provvedimenti come la costruzione di un tunnel per fluidificare il traffico non sono sostenibili, non solo per i costi (circa 7 milioni di euro), ma perché, in contrasto con le politiche di mobilità sostenibile, lo incentiverebbero. “Occorre invece ragionare – ha detto- su come collegare efficacemente quell’area, con piazza Bengasi, dove arriverà la linea 1 della metropolitana”. Quanto agli alberi, in contrasto con le affermazioni del comitato, dovranno essere rimossi non per le sole esigenze costruttive, ha detto, ma per richiesta della Sopraintendenza (Beni architettonici e paesaggio), in quanto mascherano la visione del palazzo e non sono parte del progetto urbanistico originario.
“Vedremo di salvarli, trapiantandoli”, ha detto Curti, annunciando che saranno sostituiti con 596 giovani alberi, anche di alto fusto laddove le solette o la tutela della visibilità del palazzo lo consentano.
L’assessore, raccogliendo una proposta di Pagliero si è poi detta disponibile a creare una “cabina di regia”, cui potranno partecipare i comitati cittadini per ragionare sul modo di minimizzare gli impatti e le criticità segnalate.
Ufficio stampa del Consiglio comunale
(S.L.)
Torino, 29 Settembre 2011