Festeggiati ufficialmente in Sala Rossa gli 80 anni dell’ex sindaco Diego Novelli, a capo dell’amministrazione cittadina per quasi dieci anni tra il luglio del 1975 e il gennaio del 1985. Giornalista e saggista, entrato in Consiglio comunale nel 1960 all’età di ventinove anni, Novelli è stato riconfermato sui banchi della Sala Rossa per altri sette mandati amministrativi, fino al 1990 con il Partito comunista italiano e l’ultima volta, nel 1993, con La Rete, il movimento da lui costituito insieme a Leoluca Orlando, Claudio Fava, Nando Dalla Chiesa e altri. E’ stato deputato per quattro legislature, oltre che parlamentare europeo (eletto nel1984).
Oggi, Diego Novelli è presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, ha aperto la serie degli interventi con una citazione di Diego Novelli del 1995, in occasione dei suoi 35 anni di presenza in Sala Rossa: “Corro il rischio di essere scambiato per l’arredo, ma non mi sento una suppellettile perché credo di poter ancora svolgere la mia attività per la Città”.
Ferraris ha poi ricordato brevemente la carriera professionale ed istituzionale di Novelli e ne ha sottolineato il costante impegno per migliorare Torino e ricercare il bene dei suoi concittadini, citando ancora una sua dichiarazione: “la vita del Comune, la vita del Consiglio Comunale sono un po’ intrecciati nella mia vita personale e nella mia vita professionale come giornalista”.
Ferraris ha concluso il suo saluto manifestando il sentimento di gratitudine di tutto il Consiglio comunale per l’entusiasmo verso Torino che ancora contraddistingue l’operato di Novelli.
Il sindaco Piero Fassino ha definito Novelli “un grande sindaco, rimasto nel cuore di tutti i torinesi. Un sindaco nella tradizione di sindaci come Roveda, Negarville, Peyron, Grosso e altri, che hanno saputo interpretare. il ruolo di capo della comunità e di guida per questa città. Un sindaco profondamente torinese, che in questa città ha compiuto tutta la sua traiettoria personale e politica”. Fassino ha poi ricordato che “le elezioni amministrative del 1975, quelle che videro Diego Novelli diventare sindaco, furono un tornante cruciale per il Paese, con l’affermazione nei governi delle città di esponenti di quello che era il principale partito dell’opposizione”. Per Torino, ha proseguito il primo cittadino, “fu una stagione felice: ricordiamo realizzazioni come il tempo pieno a scuola, Settembre Musica, i Punti Verdi, l’avvio del nuovo Palazzo di Giustizia, il Piano Regolatore, frutto dell’impegno di Novelli e di assessori come Balmas, Dolino, Todros e altri”. Al tempo stesso, furono gli anni drammatici degli attentati terroristici: e Novelli, ha sottolineato Fassino, “fu uno dei punti di riferimento essenziali affinché Torino diventasse la trincea fondamentale per la sconfitta del terrorismo”. Senza dimenticare la vicenda dello sciopero FIAT del 1980, “con Torino messa di fronte all’inizio di un lungo processo di ristrutturazione che ci ha consegnato una città diversa”. Infine, un accenno al ruolo di Novelli in istituzioni come la Camera dei Deputati e il Parlamento europeo, “sempre impegnato a favore della città e delle sue esigenze. Diego – ha concluso il sindaco – ha incarnato un’idea alta della politica, fondata sulla passione, il disinteresse personale, la dedizione totale, il sacrificio. Un’idea della politica con al centro i cittadini, attraverso un rapporto costante, direi fisico, con la città. Il tutto con sobrietà, autoironia, understatement tipicamente torinesi, uniti a un’altra caratteristica subalpina che è il senso profondo dello Stato”.
L’onorevole Diego Novelli è intervenuto a sua volta: “Quando mi è stato comunicato l’incontro di oggi in sala Rossa, sono rimasto sorpreso e imbarazzato. Il 22 maggio, giorno del mio compleanno non ho pubblicizzato questa cosa, per evitare frivolezze, come ero abittuato sin da piccolo in famiglia. Non nego però che il pensiero del sindaco Fassino e del presidente Ferraris mi ha fatto piacere.
Ho letto, in questi giorni, delle piccole amenità sui giornali. Che questo incontro avrebbe rallentato i lavori del Consiglio comunale. Dico che in 44 anni di presenza in questa sala, pochissime volte le sedute hanno avuto inizio in orario. E, senza polemica, vorrei sfatare una leggenda metropolitana, quella che mi rende responsabile della “distruzione” del Filadelfia. Mi hanno appena regalato una maglia granata per il mio compleanno e voglio dire che la struttura era fatiscente e il tetto di legno della tribuna, ricoperto di amianto.
Lasciando da parte queste cose, vorrei ricordare il ruolo fondamentale del Comune nell’ambito istituzionale come punto di riferimento per tutti i cittadini. Basti pensare - ha spiegato l’ex sindaco - che per ogni individuo, il Comune è il primo incontro, dall’Anagrafe alle scuole.
Oggi è necessario che tutti, in un momento difficile come l’attuale, si deve difendere il ruolo del Comune e il Consiglio comunale essere l’assemblea democratica della città.
Dobbiamo sicuramente lavorare - ha concluso Novelli - per fare Torino più bella ma soprattutto più umana, che non si dimentichi mai degli ultimi”.
T.DN. - M.L.- C.R. (Ufficio stampa del Consiglio comunale)
Nella foto:
L'ex sindaco Diego Novelli riceve una targa dal presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris e dal sindaco Piero Fassino, una targa per l'ottantesimo compleanno.
Torino, 26 Settembre 2011