La conversione del Decreto Legge 78 del maggio del 2010 in legge ( 122 del luglio 2010) ha disposto la riduzione dei costi degli apparati amministrativi. In particolare gli articoli 5 e 6 del D.L. 78 prevedono il divieto di indennità, o emolumenti di qualunque genere, tra gli altri, per gli amministratori di unioni di comuni e forme associative di enti locali che gestiscono servizi o funzioni pubbliche.
La partecipazione agli organi collegiali, come i consigli di amministrazione di quegli enti, dovrà essere onorifica. Eventuali gettoni di presenza, se previsti, non dovranno superare la cifra di 30 euro.
Le violazioni determineranno una responsabilità erariale (l’amministratore che disporrà il pagamento di emolumenti indebiti ne risponderà “in solido”) e i relativi atti amministrativi saranno nulli.
Saranno esclusi da questo regime enti e fondazioni di ricerca, Onlus, Associazioni di promozione sociale ed enti pubblici economici.
Anche in questi casi però, la norma prevede la riduzione degli emolumenti del 10% ed il loro blocco fino al 2013.
In tutti i casi (enti inclusi nel blocco degli emolumenti ed enti esenti) i Consigli di amministrazione dovranno contare non più di 5 componenti ed i collegi di revisori non più di 3 componenti.
La delibera approvata in Consiglio comunale con 29 voti favorevoli e 4 astenuti, individua le linee di applicazione per il Comune di Torino ai sensi della legge 122 e stabilisce che riduzioni o blocchi di emolumenti concernono solo gli organi collegiali, compresi quelli di carattere monocratico, con l’esclusione dei revisori dei conti.
Per quanto attiene agli enti con partecipazione della Regione, le disposizioni applicate faranno riferimento a quanto previsto dalle Legge Regionale (2/2010), in quanto tale Pubblica amministrazione ha competenze autonome in materia di coordinamento della finanza pubblica.
A fronte di più di 60 enti e fondazioni che vedono la partecipazione del Comune, alcuni con dotazioni di personale di centinaia di unità e dunque di forte complessità amministrativa, il provvedimento assegna alla Giunta il compito di provvedere agli adeguamenti degli statuti di ogni singolo ente, confrontando ogni specifica situazione con quanto previsto dal decreto 78 e dalla legge di conversione 122 del 2010, salvo comunicare i provvedimenti adottati al Consiglio comunale.
Ufficio stampa del Consiglio comunale
(S.L.)
Torino, 31 Gennaio 2011