"Le risorse dedicate a scuola formazione e servizi educativi non rientrino nel patto di stabilità". Lo ha dichiarato il Sindaco di Torino, Piero Fassino.
All’appello formulato dagli Assessori all’istruzione di diverse città italiane (Milano, Bologna, Genova, Firenze) al Ministro delle Finanze Giulio Tremonti e alla responsabile del dicastero all’Istruzione, Maria Stella Gelmini, affinché vengano stralciate le spese sostenute per il personale delle scuole paritarie comunali e sia concessa una deroga al patto di stabilità interno per procedere ad assunzioni di personale educativo e docente, si è unito Fassino.
“Realizzando una significativa complessità di servizi educativi e scolastici le Amministrazioni comunali svolgono una funzione sostitutiva e sussidiaria di analoghi servizi statali, assolutamente insufficienti a rispondere alla domanda. Si pensi ad esempio alle scuole dell’infanzia. Tale rete è indispensabile per dare risposte concrete ai cittadini” – è scritto nella lettera aperta indirizzata ai due responsabili del Governo, sottoscritta a Torino da Mariagrazia Pellerino, Assessore comunale alle politiche educative.
“Le diverse normative emanate da Palazzo Chigi in materia finanziaria e, in fase di definitiva approvazione, pongono gravi limiti alla possibilità di mantenere - non solo gli standard di qualità dei servizi erogati ai cittadini - ma fanno correre il rischio, in alcuni casi, di paralizzare le attività. E le Amministrazioni locali, indipendentemente dal colore politico della loro Giunta, si trovano in questa difficilissima situazione”.
La via – è il parere degli Assessori all’educazione e del primo cittadino torinese – è quella di intraprendere una strada diversa da quella del taglio dei servizi, “trovando modalità e risorse che rendano certo il futuro delle nostre città soprattutto nella risposta alle esigenze dei bambini e delle bambine, delle famiglie ed in particolare a quella delle donne che nelle nostre città sono in gran parte lavoratrici”. Risposte che consentano anche di adeguare il nostro Paese alle indicazioni del Trattato di Lisbona.
La richiesta pressante – con cui si conclude il documento -è quella per la deroga in particolare all’articolo 14 (Patto di stabilità interno ed altre disposizioni sugli enti territoriali) della Legge 122/2010 che consenta agli Enti Locali di procedere alle assunzioni di personale oltre i limiti del patto di stabilità interno per garantire – in base alle proprie risorse economiche – la copertura delle dotazioni organiche dei servizi educativi e scolastici eventualmente ricorrendo anche, se necessario, a personale assunto a tempo determinato. Si richiede inoltre che, ai fini del computo dell’incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente, vengano stralciate le spese sostenute dagli Enti Locali per il personale delle scuole paritarie comunali.
(gf)
Torino, 14 Settembre 2011