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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


IL COMUNE DI TORINO PER L’11 SETTEMBRE. In Sala Rossa il presidente del Consiglio Giovanni Maria Ferraris e il sindaco Piero Fassino commemorano i dieci anni dagli attentati negli Stati Uniti

Dopo il dibattito pubblico in piazzale Valdo Fusi e lo spegnimento della Mole Antonelliana la scorsa domenica, la Città di Torino rende omaggio anche in Sala Rossa alle vittime degli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti.

Nella seduta di oggi pomeriggio, il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris, dopo avere ricordato le parole di Benjamin Franklin (“Non ci sono mai state una buona guerra o una cattiva pace”) e avere rinnovato la partecipazione al dolore dei famigliari e al lutto di un’intera nazione, ha ribadito con forza “la condanna per ogni atto di violenza volto a colpire i principi fondamentali della democrazia, della giustizia e della libertà” e ha aggiunto che “non c’è terrorismo buono o cattivo: il terrorismo va sempre condannato”. Spiegando che, analogamente, “senso civico, rispetto reciproco e dialogo costruttivo sono i principali strumenti a nostra disposizione per operare per il bene della città e di tutti i torinesi e per affermare i valori fondanti la Costituzione italiana: l’uguaglianza, la libertà, la democrazia, la pace, la solidarietà”.

Concludendo il suo intervento in Sala Rossa, il presidente del Consiglio comunale ha citato una riflessione di Papa Giovanni Paolo II al Peace Memorial Park, a Hiroshima, del 25 febbraio 1981: “La pace deve essere sempre il fine: pace perseguita e difesa in ogni circostanza. Non ripetiamo il passato, un passato di violenza e distruzione. Immettiamoci nell'erto e difficile sentiero della pace, il solo sentiero che si adatti alla dignità umana, l'unico che conduca verso il vero compimento del destino dell'uomo, il solo che guidi verso il futuro in cui l'equità, la giustizia e la solidarietà sono realtà e non soltanto dei sogni lontani”.

È quindi intervenuto il Sindaco Piero Fassino, che ha evocato le terribili immagini dei due aerei che bucano le Twin Towers, trasmettendo la “vulnerabilità del mondo moderno di fronte al terrorismo”.

Il sindaco, sottolineando il “carattere dirompente” di questa tragedia ha quindi espresso tre considerazioni:

1. “La tragedia dell’11 settembre 2001 ha reso evidente quanto il terrorismo sia un’insidia globale: non era scontato”. “C’è stato un salto di qualità del terrorismo – ha spiegato Fassino – che è arrivato a investire l’umanità intera: chiunque può esserne vittima”.
2. “Se il terrorismo è diventato un’insidia globale – ha proseguito il Sindaco – la sicurezza del pianeta è una responsabilità comune. Prima era affidata alle due superpotenze nucleari: eravamo tutti consumatori di sicurezza prodotta da altri. Ora, sappiamo che la sicurezza è un bene comune: tutti dobbiamo essere co-produttori di sicurezza. Anche perché – ha ammonito il primo cittadino torinese – il terrorismo è un’insidia permanente che, nonostante abbia subìto molti colpi in questi ultimi anni, può ripresentare il suo volto omicida”.
3. Infine, il Sindaco ha ribadito la necessità di ricostruire un sistema di relazioni internazionali improntato alla multilateralità e alla cooperazione, non solo economica, ma anche diplomatica e politica, tra i popoli e i continenti, “per dare una governance democratica al mondo e un ruolo crescente alle istituzioni internazionali”.

“Guidare la globalizzazione – ha affermato Fassino – non è un percorso semplice né breve, ma è un percorso necessitato: fenomeni globali richiedono risposte globali”. Come dimostrano i sommovimenti democratici, che coinvolgono soprattutto i giovani, nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. “Anche in quella parte del mondo – ha detto il Sindaco – c’è una dialettica tra chi vuole affermare la democrazia e chi imporre l’integralismo”.

“È dovere di ogni coscienza democratica e di ogni istituzione, compreso questo Consiglio comunale – ha concluso Fassino – difendere la libertà e i diritti di ogni popolo: sostenere chi in quei Paesi si batte per democrazia e libertà significa anche tutelare la nostra sicurezza”.

Fassino ha quindi ricordato la richiesta inoltrata al Presidente del Consiglio comunale, che ha prontamente accettato, di chiedere alla Commissione Toponomastica di intitolare un luogo di Torino alle vittime dell’11 settembre 2001, per “riaffermare solidarietà e vicinanza al popolo americano per una tragedia che appartiene alla nostra storia e di cui tutti abbiamo il dovere di trasmettere memoria”.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 12 Settembre 2011


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