Cari studenti, insegnanti, operatori della scuola,
domani tornano in classe i giovani torinesi e i loro insegnanti.
Desidero rivolgere un affettuoso saluto e un augurio della Città e mio personale di buon lavoro a tutti: a voi ragazzi che dopo un’estate di svaghi e riposo riprenderete la vostra occupazione; a voi genitori che ne seguite costantemente impegni e formazione; a voi insegnanti che, nonostante le mille difficoltà quotidiane, vi dedicherete con tutta la forza e la fantasia alla crescita di migliaia di giovani; e un augurio di buon lavoro a tutto il personale amministrativo della scuola che rende possibile tenere in piedi una struttura così complessa e così importante per la nostra società.
E’ un augurio affinché ognuno possa svolgere il proprio compito con serenità e dedizione, sapendo che la scuola è il luogo centrale della formazione e della crescita culturale di ciascuno di noi. Ed è il luogo di costruzione di relazioni interpersonali e di autonomia intellettuale.
La scuola per tutti è stata ed è occasione di crescita e luogo di accoglienza. Penso soprattutto ai molti ragazzi e ragazze straniere che anche quest’anno frequenteranno le scuole torinesi. A loro che ci regaleranno esperienze di vita, religione e cultura diverse, va il mio più sentito e caloroso benvenuto. E anche un ringraziamento ai loro genitori per lo sforzo maggiore che faranno per favorire l’integrazione.
La scuola italiana subisce da anni riduzioni di disponibilità economiche: è un errore gravissimo le cui conseguenze ricadranno su molte generazioni.
Come Sindaco mi impegnerò in ogni sede a sostenere – nelle competenze e nelle possibilità dell’amministrazione comunale – spese e finanziamenti che possano alleviare questa situazione e garantire servizi scolastici e prestazioni migliori. E in ogni caso il Comune a partire da domani è impegnato a migliorare la vita del mondo della scuola, soprattutto quella dell’infanzia e dell’obbligo, con corsi di sostegno, iniziative per il tempo libero e cura della ristorazione.
Insomma un modo concreto per stare vicino alle famiglie torinesi, ma anche un modo per sostenere i più giovani a crescere cittadini liberi e consapevoli nel rispetto delle diversità e nel sentimento della solidarietà.
C’è una proverbio africano che dice: “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”. Ecco Torino vuole essere il villaggio di ciascuno dei suoi bambini, dei suoi ragazzi, dei suoi giovani.
Buone cose a tutti!
Torino, 10 Settembre 2011