Da questa mattina la foto di Francesco Azzarà è esposta a Palazzo civico e vi resterà sino a quando il cooperante non verrà liberato. In questo modo la Città di Torino ha raccolto l’invito di Emergency, al fine di mantenere alta l’attenzione rispetto al sequestro dell’operatore italiano.
Lo scorso 14 agosto Francesco, che operava nel Centro pediatrico, aperto da Emergency nel luglio del 2010, veniva sequestrato Nyala, in Darfur e da allora non si hanno più notizie. Per questo, in accordo con la famiglia, Emergency ha chiesto ai media e alle istituzioni italiane una testimonianza affinché il cooperante di Emergency venga al più presto rilasciato.
La mobilitazione in favore di Francesco Azzarà corre anche su Facebook dove l’associazione Emergency ha aperto un profilo intitolato "Liberate Francesco Azzarà".
Il lavoro degli operatori umanitari negli ultimi anni è diventato sempre più pericoloso. Secondo i dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite lo scorso anno 242 operatori umanitari sono stati uccisi, feriti o rapiti.
Per rendere onore e riconoscere i sacrifici e i contributi di coloro che rischiano la vita per dare agli altri aiuto e speranza, l’Onu ha istituito il World Humanitarian Day che si celebra il 19 agosto a ricordo dell’attentato compiuto nel 2003 contro la sede delle Nazioni Unite a Baghdad, in Iraq, in cui persero la vita 22 persone. (ra.g)
Torino, 30 Agosto 2011