In apertura di seduta del Consiglio comunale di oggi, l’assemblea elettiva di Palazzo civico ha ascoltato il sindaco Piero Fassino in merito al cosiddetto doppio ruolo dell’assessore alla Cultura, Maurizio Braccialarghe.
Una comunicazione in Consiglio comunale chiesta da Mario Carossa, capogruppo della Lega Nord.
Il sindaco ha ribadito i motivi della scelta di Maurizio Braccialarghe: “Il neo assessore alla Cultura del Comune ha la professionalità e le caratteristiche adatte per ricoprire l’incarico. Egli proviene dalla società civile ed è giusto che mantenga un contatto con il mondo civile.
“Braccialarghe ha chiesto alla Rai di modificare il suo rapporto di lavoro. Oggi ha un contratto part-time che gli consentirà di continuare a lavorare nell’azienda dalla quale proviene e, al tempo stesso, poter fare l’assessore in Comune.”
Fassino ha anche confermato la decisione di dimettersi da parlamentare una volta approvate le linee programmatiche 2011-2016 del governo cittadino: “Confermo l’intenzione di dedicare tutte le energie al Comune di Torino. Come già anticipato, dopo i primi quattro passaggi istituzionali in Comune (proclamazione del sindaco, composizione della Giunta, nomina degli eletti in Consiglio comunale e varo del programma quinquennale) mi dimetterò dall’incarico di parlamentare”.
In merito al doppio incarico dell’assessore Braccialarghe sono intervenuti i seguenti consiglieri:
Mario Carossa (Lega Nord): Continuiamo a ritenere che la strada corretta per l’assessore Braccialarghe fosse quella dell’aspettativa. Argomento peraltro usato in passato da parte della stessa maggioranza.
Non c’è un obbligo di legge in tal senso, ma resta comunque un conflitto d’interessi.
Denis Martucci (Lista D. Coppola): La presenza dell’assessore Braccialarghe in aula è un’occasione per chiedergli come intende organizzare i suoi impegni con la Città.
Vittorio Bertola (Movimento 5 stelle): Nell’esposizione del Sindaco non ho sentito argomenti in grado di spiegare perché per la Città sia utile avere un’assessore part-time. Come altri, e io stesso ho fatto, avrebbe invece dovuto abbandonare la sua attività lavorativa.
(R.T. - S.L.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 4 Luglio 2011