Questa mattina in zona Vanchiglia durante le operazioni di uno sfratto forzato si sono verificati alcuni momenti di tensione fra le forze di Polizia e alcuni militanti dei centri sociali. Questi ultimi si opponevano allo sgombero coatto di una famiglia a seguito di un decreto di trasferimento relativo all’alloggio privato venduto all’asta per il fallimento della ditta proprietaria. Il nucleo familiare è formato dai coniugi, uno dei quali da tempo disoccupato con gravi problemi di salute, e da due figlie piccole.
Dopo l’intervento dell’Assessore al Welfare, Elide Tisi, la situazione si è però tranquillizzata. Infatti la proposta del Comune è stata di prorogare la data dello sgombero dell’alloggio entro settembre.
“La famiglia in questione – ha sottolineato l’Assessore Tisi – da tempo è seguita dai servizi comunali e già in precedenza sono state proposte possibilità di ricollocazione abitativa in considerazione della presenza dei minori. La Città ha garantito la continuità nel seguire la situazione e nel sostenere, anche grazie alle reti dei privati e Parrocchie, la ricerca di soluzioni idonee nel quadro delle regole comunali e legislative e la famiglia si è impegnata ad adoperarsi ed impegnarsi a collaborare e a lasciare spontaneamente l’appartamento entro settembre. In virtù di tale impegno – ha concluso Tisi – lo sfratto è stato prorogato”.
mc
Torino, 14 Giugno 2011