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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2011


FITORISANAMENTO AREA VALDOCCO NORD PARCO DORA: UNA SPERIMENTAZIONE DELL’ UNIVERSITA’ DI TORINO

Toccherà al Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (Di.Va.P.R.A.) – Chimica Agraria dell’Università di Torino valutare la possibilità di applicazione e l’efficacia delle tecniche di fitorisanamento (phytoremediation) nell’area Valdocco nord ricompresa nel Parco Dora. La Giunta comunale ha approvato uno schema di convenzione con l’ateneo torinese che prevede una sperimentazione di tre anni attraverso analisi in laboratorio, prove in serra e prove pilota in pieno campo. Verrà verificata sia in ambiente confinato (prove in serra) sia in pieno campo (parcelle sperimentali) la capacità fitoestraente delle colture da biomassa nei confronti dei metalli pesanti.

La phytoremediation è una tecnica relativamente recente (nata all’inizio degli anni ’90) consiste in un trattamento biologico in situ o ex situ (sedimenti ed acque) dei terreni contaminati che sfrutta l’attività biologica delle piante (produzione di biomassa, filtrazione dell’acqua presente negli interstizi del terreno, di accumulo delle sostanze), ma anche la crescita della flora batterica che lo sviluppo di queste può apportare al terreno; tali capacità variano da pianta a pianta ed anche da specie a specie dello stesso genere.
In generale questa tecnica è applicabile a varie tipologie di contaminanti, tra cui: metalli pesanti, radionuclidi, solventi clorurati, BTEX, PCB, IPA, pesticidi clorurati, insetticidi organofosfatici, esplosivi, nutrienti e surfactanti.
Quasi sempre per valutare l’efficienza di una particolare pianta nell’estrazione di un contaminante si conducono dei test di laboratorio (i cosiddetti ‘pot experiments’) in cui vengono monitorate le concentrazioni presenti nel suolo contaminato e nella pianta. Bisogna porre particolare attenzione, però, nel considerare i risultati ottenuti in questi casi come validi anche nelle condizioni reali: infatti ci sono studi che dimostrano che c’è una discordanza tra rendimenti ottenuti in laboratorio e in campo, pur con lo stesso terreno e le stesse piante.
Il campo in cui la phytoremediation si è maggiormente sviluppata, sia a livello internazionale che italiano, è quello dei metalli pesanti.

Il Di.Va.P.R.A. – Chimica Agraria dell’Università di Torino ha in corso da diverse anni ricerche riguardanti la contaminazione dei suoli urbani con progetti finanziati a livello europeo, nazionale e locale. In particolare è già stata stipulata una convenzione per l’applicazione e la valutazione di tecniche di fitorisanamento nell’area di corso Mortara, sempre ricompresa nell’area di Spina 3. Le ricerche hanno avuto come scopo lo studio del grado di contaminazione da metalli pesanti e la valutazione della trasmissione degli inquinanti dal terreno all’aria e all’acqua.

Lo studio di applicazione e valutazione dell’efficacia di tecniche di phytoremediation nell’area Valdocco nord comporterà una spesa di 148 mila e 80 euro che verrà finanziata con le risorse ministeriali del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.

Torino, 3 Maggio 2011


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