Il Consiglio comunale ha approvato oggi all’unanimità l’accordo di valorizzazione per l’ex Caserma Cavalli, in piazza Borgo Dora 49.
Sarà così possibile completare la riqualificazione dell’intero Borgo Dora. L’immobile, infatti, che il Comune di Torino acquisisce a titolo gratuito dal Demanio dello Stato, verrà dato in concessione per 25/30 anni. I concessionari si impegneranno al restauro e al risanamento conservativo dell’edificio, che dovrà essere adibito a funzioni didattico-culturali e assistenziali.
L’insediamento del polo didattico e culturale (che ricalca, in parte, la proposta di utilizzo e recupero del bene pervenuta alla Città di Torino il 3 giugno 2011 dalla Scuola Holden) dovrà prevedere anche la realizzazione di un teatro, di una sala conferenze da almeno 100 posti (con possibilità di utilizzo da parte della Città) e di una biblioteca aperta al pubblico e dotata di postazioni multimediali.
La corte interna, inoltre, dovrà essere strutturata come un luogo pubblico destinato alla lettura e ad altre attività e dovrà offrire la connessione wi-fi gratuita.
Per quanto riguarda le funzioni socio-assistenziali, il concessionario dovrà svolgere attività finalizzate alla valorizzazione della multiculturalità, all'integrazione sociale, al sostegno economico alle famiglie che versano in situazione di disagio sociale ed economico, alla realizzazione di strutture dedicate ad attività ludiche e ricreative a favore dei bambini e al potenziamento di progetti di educazione civica e sanitaria per stranieri.
L’ex caserma Cavalli, che si estende per quasi 5mila mq (4.840 mq) si trova all'interno dell’ex Arsenale Militare ed è costituito da due corpi: una manica ad “U” che occupa due piani fuori terra (3.520 mq, oltre a 170 mq di portici e 170 mq di terrazzo) e una manica a “Stecca” (chiamata anche “manica obici”, della superficie complessiva di 1.320 mq. ed ubicata a nord) elevata ad un solo piano fuori terra (oltre a soppalco).
Durante la seconda guerra mondiale nell’Arsenale lavoravano 1.400 operai per le forniture di artiglierie di piccolo e medio calibro, dei carreggi e dei materiali di selleria.
Il complesso, ristrutturato nel 1852 dopo un’esplosione di 25 tonnellate di polvere da sparo che provocò un gran numero di vittime e ingenti danni, era stato voluto nel 1580 dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia per riconvertire alcune delle segherie di legname installatesi nella zona della Dora a “Regia Fabbrica delle Polveri e Raffineria dei Nitri”, così da rendere autonomo lo Stato Sabaudo per l’approvvigionamento della polvere da sparo.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 21 Dicembre 2011