La pagella di Standard & Poor's, una delle due agenzie internazionali (l’altra è la Fitch) chiamate ogni anno a valutare l’affidabilità e lo stato di salute economico-finanziario del Comune di Torino, conferma all’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese il rating “A” e premia le politiche di bilancio migliorando l’outlook, che passa da “negativo” a “stabile”.
Per l’assessore al Bilancio e ai Tributi, Gianguido Passoni, si tratta di una buonissima notizia, “perché promuove le politiche di bilancio dell’Amministrazione comunale pur nel peggiore dei contesti possibili, ovvero il blocco dell’autonomia finanziaria imposta a livello governativo e il taglio pesante ai trasferimenti di Stato e Regione. Se consideriamo inoltre – aggiunge Passoni - che nel 2010 al Comune di Milano è stato confermato il rating con prospettive negative e che al Comune di Roma, beneficiario di straordinari aiuti di Stato per 500 milioni di euro all’anno, è stato abbassato il rating ad A con prospettive negative (da “A+”), Torino viene premiata anche in relazione al benchmarking con gli altri enti italiani comparabili”.
Standard & Poor’s esprime apprezzamento per la linea economica tenuta da Palazzo civico. “Il rating - si legge nel comunicato emesso dall’agenzia - riflette l’impegno dell’Amministrazione a consolidare le performance finanziarie del Comune. Impegno evidenziato dallo sforzo di contenimento della spesa attuato a partire dal 2008, che ha generato un margine corrente positivo nel 2009. Il rating – si legge ancora nella nota - riflette l’opinione che Torino rispetterà i nuovi limiti imposti agli enti locali dal Governo centrale e terrà sotto stretto controllo il debito finanziario delle società partecipate”.
Fiducia anche sul fronte degli investimenti e delle prospettive. “Il Comune di Torino – scrivono gli analisti di Standard & Poor’s - continuerà ad attuare con successo una politica di contenimento dei costi sul fronte delle spese di parte capitale, al fine di rispettare la legge finanziaria per il 2011. Tali regole porteranno a ridurre il rapporto tra interessi e spese correnti all’8% dall’annuale 11%”.
“Le prospettive stabili – evidenzia la nota dell’agenzia di rating - riflettono la percezione che il Comune di Torino genererà saldi dopo gli investimenti positivi già nel 2011 e che il debito consolidato tenderà a ridursi gradualmente nei prossimi due anni”.
Ottimismo, ma piedi ben ancorati al terreno. “Di fronte al Comune di Torino e agli enti locali italiani – sottolinea Gianguido Passoni - restano tutte le nubi di un sistema che per ora ha saputo solo sacrificare le autonomie prospettando un incerto futuro federalista. Il presente – ricorda l’assessore al Bilancio - è rappresentato dai meno 43 milioni di trasferimenti statali tagliati per il 2011, che rendono una vera sfida l’approvazione dei bilanci in pareggio salvaguardando servizi e welfare”. (mge)
Torino, 27 Dicembre 2010