Le vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale saranno ricordate mercoledì in occasione del Giorno del Ricordo.
Alle 9.15 nella chiesa del Santo Volto sarà officiata una messa in suffragio dei caduti.
Seguirà alle 11.30 al cimitero Monumentale (corso Novara) la cerimonia commemorativa ai piedi del monumento dedicato alle vittime. Furono migliaia i dalmati, gli istriani e i fiumani costretti ad abbandonare i loro territori per sottrarsi alla “caccia all'italiano” e di quanti scelsero di rimanere o non riuscirono a fuggire molti morirono a causa di esecuzioni sommarie, deportazioni e infoibamenti.
Parteciperanno le autorità cittadine e i rappresentanti dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Per il Comune di Torino sarà presente l’assessore Alessandro Altamura.
Le foibe, fosse comuni per esecuzioni sommarie collettive, iniziarono nell'autunno del '43, subito dopo l’armistizio, nei territori dell’Istria. Gli eccidi raggiunsero la loro massima intensità nei giorni dell'occupazione jugoslava di quella regione, di Trieste e Gorizia dall'aprile fino a metà giugno 1945, quando gli alleati entrarono nella città triestina occupata dalle milizie di Tito.
La persecuzione degli italiani, però, durò almeno fino al '47, soprattutto nella parte dell'Istria più vicina al confine e sottoposta all'amministrazione provvisoria jugoslava. (ma.co.)
Torino, 8 Febbraio 2010