Completare le infrastrutture in corso di realizzazione come la linea 1 di metropolitana verso piazza Bengasi, potenziare il controllo della qualità del servizio attraverso la separazione tra la gestione delle infrastrutture e l’effettuazione del servizio, interventi finanziari, ingresso della Regione nella società Infra.To, costituzione di una holding per il trasporto locale.
Sono queste le finalità con le quali è stato istituito il protocollo di intesa tra il Comune di Torino e la Regione Piemonte per la gestione del trasporto pubblico locale, approvato questo pomeriggio dalla Sala Rossa (34 sì, 4 no).
Secondo il documento, gli obiettivi gestionali consentiranno un contenimento dei costi (personale, consumi di combustibile, manutenzione) dovuti ad una razionalizzazione dei chilometri percorsi dai mezzi in superficie, grazie al completamento della linea 1 della metropolitana.
La società Infra.To (nata nel maggio di quest’anno dalla scissione di Gtt per la gestione delle infrastrutture) sarà partecipata dalla Regione Piemonte fino alla soglia massima del 50% ed avrà una governance paritaria Regione – Comune. Si occuperà della gestione della rete tranviaria e della metropolitana.
Il protocollo prevede la nascita della holding Eth Esercizio trasporti holding) partecipata pariteticamente dal Comune e dalla Regione con una partecipazione ciascuna del 50%.
Tre le società attraverso le quali la holding conseguirà le proprie finalità: “Gtt – ramo di impresa Tpl Torino”, con competenze sul trasporto pubblico su gomma, tram e metropolitana, in ambito metropolitano (partecipata da Eth per una quota non inferiore al 18%), “Ferro Torino”, con competenza sul sistema ferroviario metropolitano (governance paritaria fra Comune e Regione) e “Ferro Regione”, con competenza sul sistema ferroviario regionale (società che potrà essere partecipata, oltre che da Eth anche dalla Regione).
Comune e Regione valuteranno se costituire in un unico soggetto le due società “Ferro Torino” e “Ferro Regione”.
La holding avrà un consiglio di amministrazione composto da cinque membri nominati da Comune e Regione, mentre il Presidente del Cda sarà nominato a rotazione.
Un dibattito ha preceduto la votazione della delibera.
Maria Teresa Silvestrini (Prc): Non condividiamo la decisione che scorpora da Gtt il ramo di attività ferroviaria (la gestione della Torino Ceres e della Canavesana), che la esclude dalla gestione ipotizzata del polo ferroviario torinese e che moltiplica le società di trasporto con l’aumento di consigli di amministrazione e incarichi dirigenziali.
Non ci pare esista una strategia imprenditoriale né una strategia di servizio che giustifichi la riduzione dei campi di intervento di Gtt con operazioni di scorporo delle sue attività. Secondo l’Amministrazione si tratta di operazione finanziaria, cioè la garanzia di sicurezza dell’erogazione dei finanziamenti regionali. Una motivazione illogica essendo la Regione una istituzione legislativa e non gestionale.
Soprattutto ci preoccupa il fatto che sarà questa amministrazione regionale a partecipare alla gestione dei trasporti torinesi. Una prospettiva preoccupante, visto quanto sta accadendo nella cultura, nella sanità e nel welfare.
Monica Cerutti (Sinistra Ecologia Libertà): Noi siamo critici di fronte a questo protocollo. Il Centro sinistra ha manifestato grandi perplessità sul fatto che la Regione possa entrare nella società di esercizio dei trasporti. Inoltre, si lascia ancora da parte l’effettivo ri-disegno del trasporto regionale. In questa riforma, sottolineiamo che manca la presenza di un’autorità indipendente di regolamentazione e controllo. Chiediamo che vi sia l’impegno della Giunta a rivedere con una semplificazione l’organizzazione del trasporto pubblico locale.
Salvatore Cutuli (PD): Vorrei fare una riflessione sulla questione della linea Torino-Milano che, se terminata nei tempi previsti avrebbe portato benefici sia alla nostra regione che alla vicina Lombardia. Molte delle difficoltà attuali dei trasporti dipendono dall’aver mancato quell’obiettivo.
Dobbiamo poi soffermarci sui tagli che il Governo ha effettuato su trasporti, sanità e scuola, provocando ulteriori sofferenze agli enti locali.
Valutiamo allora i vantaggi di questo protocollo che permette il rafforzamento delle strategie per il futuro sui trasporti locali che vanno comunque riorganizzati e le risorse in arrivo dalla Regione ci permetteranno di fare nuovi investimenti. Infine non va sottovalutato il fattore umano: con l’approvazione di questo protocollo daremo serenità a seimila lavoratori per il loro avvenire e il loro posto di lavoro.
Domenico Gallo (Nuova sinistra per Torino): Condivido la delibera, un atto di rilievo sul tema del trasporto pubblico. L’approvazione del protocollo consente ora la condivisione delle responsabilità, anche finanziarie, tra il Comune e la Regione. Ed è un atto importante nell’ottica del completamento della metropolitana. Occorrerà beninteso un monitoraggio costante, specie sui livelli occupazionali.
L’unica vera incognita sta nel rischio di sovrapposizione di competenze tra le varie aziende del settore, ma si tratta di un atto che rappresenta una gran novità nella collaborazione tra Comune e Regione per il miglioramento della qualità del servizio.
Stefano Lo Russo (Pd): il documento che votiamo è il frutto di un “ricatto” politico della Giunta Cota. Lo voteremo nell’interesse della Città poiché la Regione, di fatto, non aggiunge 1 euro alle somme già previste in passato per il trasporto pubblico locale. Il protocollo prevede le stesse somme. La Regione non ha compiti gestionali ma di indirizzo, per questo il centro sinistra, in Consiglio regionale, ha espresso un voto contrario.
L’auspicio è che, grazie al protocollo, la Regione, entrando di fatto nella gestione del trasporto, possa onorare gli impegni finanziari previsti.
Antonello Angeleri (Lega Nord): Anche la Lega Nord voterà a favore di questo provvedimento. Mi sembra, questa, un’operazione che va nella direzione del miglioramento di un servizio ai cittadini. E non mi sembra il caso di parlare di ricatto politico, come ha fatto il consigliere Lo Russo, se la Giunta regionale chiede di essere presente in questa nuova società, se chiede di essere responsabilizzata su una questione di rilevante importanza come quella dei trasporti pubblici locali.
I disagi patiti dai pendolari nel periodo della giunta Bresso, per motivi di dissidi personali e non strategici, possono oggi essere superati attraverso una corresponsabilità degli enti locali che ci rende anche più forti verso gli interlocutori privati. E non si rafforzano solo Regione e Comune ma, soprattutto, i trasporti locali di cui si servono i cittadini.
Maurizio Bruno (Moderati): Siamo di fronte a un passaggio determinante per il futuro dei trasporti. E’ positivo il maggiore coinvolgimento e la responsabilizzazione della Regione Piemonte nell’incrementare la rete dei trasporti sul territorio. Ciò permetterà di fornire un servizio migliore ai torinesi, soprattutto per quanto riguarda la metropolitana. C’è un altro fatto positivo: in futuro, GTT avrà maggior titolo a partecipare a bandi di trasporto in altre province e regioni.
Daniele Cantore (Forza Italia - PdL): Voteremo favorevolmente la delibera. Anzi, ringrazio il vicesindaco per aver portato in aula questa delibera, che conclude un iter importante per la città. Siamo contenti che il presidente Cota e l’assessore Bonino abbiano condiviso con il Comune questo protocollo d’intesa. E’ un testo importante, che nasce dopo il fallimento dell’accordo con ATM Milano, e che responsabilizza la Regione. La Regione, infatti, metterà finalmente i fondi che le Amministrazioni precedenti non hanno mai fornito. Stiamo andando verso una razionalizzazione che potrà fornire servizi che costeranno meno e offriranno maggiore qualità.
Andrea Giorgis (Pd - L’Ulivo): Il nostro gruppo voterà la delibera confermando il rapporto di fiducia con la Giunta comunale.
La Regione chiede di essere responsabilizzata nella gestione del servizio di trasporto. Spero che ciò corrisponda ad una visione generale (non troppo federalista ma certo possibile) e che quindi a breve la Regione chiederà di essere responsabilizzata, anche per promuovere un estensione dei servizi per i disabili o per gli anziani o per l’infanzia. Magari iniziando con il riservare a tali servizi ciò che la legge regionale imporrebbe ogni anno di destinare.
Il dibattito è stato concluso dal vice sindaco
Tom Dealessandri: il protocollo mette il tema del trasporto al centro dell’attenzione di Comune e Regione. Si tratta di un atto necessario in periodo di crisi, strettamente legato al tema del welfare.
Il documento era già stato predisposto con la precedente gestione regionale. Accanto al capitolo infrastrutture si è aggiunto quello della partecipazione sul trasporto pubblico locale e, di conseguenza, della partecipazione della Città in ambito ferroviario.
Siamo di fronte ad un protocollo che rappresenta un’assunzione di responsabilità da parte di tutti.
Torino, 13 Dicembre 2010