È in corso al Parco del Valentino, dallo scorso mese di agosto, un intervento di manutenzione straordinaria programmato, volto a migliorare la fruizione e l’estetica del parco. Gli interventi programmati sono una decina, alcuni dei quali già in corso, altri non ancora iniziati.
In particolare, in questi giorni sta prendendo avvio l’intervento sulle rocailles. Si tratta di una delle più specifiche caratteristiche costruttive e decorative del Parco, ideato e realizzato in più fasi tra il 1854 e il 1876 e caratterizzato da un impianto compositivo classico di giardino paesaggistico ottocentesco, connotato da grandi aiuole e scomparti prativi informali, da una morfologia ondulata e da viali e percorsi sempre sinuosi. Sia il terreno, nei versanti più acclivi, sia i percorsi sono in molti casi ancora delimitati da manufatti in pietra calcarea, più o meno evidenti (semplici cordoli, contenimento di versanti e dislivelli, sottopassi pedonali, aggregazioni decorative di aiuole, delimitazione di percorsi d’acqua, laghetti e spazi per la sosta, ecc…) che, spesso, prendono forma, anche funzionale, in sedute fisse, ormai rare nel panorama del giardino storico italiano.
Sono degne di considerazione in tale ambito le rocailles situate a valle della Promotrice delle Belle Arti, con affaccio su Viale Virgilio, che un tempo assumevano la funzione di cascata d’acqua.
L’intervento previsto, finalizzato sia alla conservazione, sia al restauro e all’integrazione di parti ove mancanti, prevede diverse fasi operative, e in primis la valutazione della tenuta della struttura esistente. È in corso, pertanto, in questi giorni, un intervento di ripulitura complessiva della struttura da elementi che, con la loro presenza, non consentono tale valutazione, e in particolare la rimozione delle piante infestanti e degli esemplari di palma esistenti. Si tratta di esemplari sicuramente piantati in occasione di una qualche celebrazione temporanea realizzata al Valentino nel corso degli anni, di scarso valore ornamentale e soprattutto poco conformi, dal punto di vista storico e paesaggistico, al resto della struttura.
Solo al termine della verifica di solidità della struttura si potrà sapere con precisione se sarà necessario intervenire con un intervento di consolidamento prima di poter ripristinare la funzionalità della cascata d’acqua.
(mm)
Torino, 29 Ottobre 2010