Vai ai contenuti

Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


IL SALUTO DELLA CITTÀ AL CARDINALE SEVERINO POLETTO

La Sala Rossa ha salutato questo pomeriggio il cardinale Severino Poletto che lascia, dopo undici anni, la guida dell’Arcidiocesi di Torino. Ad accoglierlo a Palazzo Civico, il sindaco Sergio Chiamparino e il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo, che si sono brevemente intrattenuti con il cardinale negli uffici del sindaco, prima dell’incontro ufficiale in Sala Rossa.

Nella sala consiliare, alla presenza di numerosi consiglieri comunali e di autorità cittadine, è stato Castronovo ad esordire nei saluti: “Sua Eminenza è stato una presenza preziosa come punto di riferimento del mondo cattolico e guida spirituale della chiesa locale e autorità stimata e apprezzata sul piano umano. Ha dato voce agli ultimi, agli emarginati, ai poveri - ha sottolineato ancora il presidente del Consiglio comunale - con il continuo richiamo alla solidarietà verso i deboli. Accanto alle istituzioni ha affrontato sfide impegnative, vissuto momenti drammatici ed altri di gioia. Qui, oggi, vogliamo esprimerle il sentimento di gratitudine e di riconoscenza di tutta la città, per ciò che ha fatto per Torino e per la sua diocesi”.

Da parte sua, il sindaco ha ringraziato il cardinale Poletto per essere per la seconda volta in Sala Rossa a salutare la Città, a testimonianza del suo attaccamento ad essa e del rispetto per le sue istituzioni. Di questo attaccamento è testimone anche la grande apertura con cui il cardinale ha affrontato temi come la povertà e l’emigrazione, ha aggiunto Chiamparino che ha rievocato le omelie del cardinale durante la messa di San Giovanni, occasione di riflessioni per un bilancio annuale della vita cittadina ma anche di particolare attenzione alle parole del cardinale, sempre molto ascoltate, nella speranza , ha detto scherzando il sindaco, “di essere trattato bene”.

Recenti momenti importanti del ministero di Poletto, per i quali Chiamparino ha ringraziato ancora una volta il cardinale, sono stati l’ultima ostensione della Sindone e la visita del Pontefice, definiti “momenti di sintesi alta tra la città e la sua comunità cristiana”. Una città che Chiamparino ha definito laica ma non laicista, cristiana ma non confessionale. “Farò il possibile perché la nostra città - ha concluso il sindaco - le testimoni quanto profondo è stato il suo ministero”.

L’ultimo intervento è stato quello del cardinale: “Colgo quest’occasione di incontro per parlare a chi governa questa città e dire quello che sento importante nel mio cuore come punti di attenzione da coltivare nei confronti di quanti vivono questa città complessa e piena di fascino. Sono stati undici anni in cui il dialogo fra me e la società civile è andato via via consolidandosi - ha continuato Poletto - e da parte mia, ho condiviso avvenimenti lieti e tristi e mi sono lasciato coinvolgere dai problemi di ogni singolo cittadino.

Chiesa e società civile sono due realtà complementari con l’impegno di costruire valori condivisi pur nella distinzione di ruoli e competenze. Il mio ministero è stato ispirato a sostenere, rimotivare e rendere credibile al vita di fede dei cattolici e a mettermi in relazione con tutta la società civile per dare un contributo al progresso della città. Ho cercato di mettermi dentro i problemi della gente in una Torino oggi ferita da problemi quali l’occupazione e la crisi economica. Ma questo è il momento del dialogo, non servono barricate ma un confronto dove ognuno faccia la sua parte. E allora
- ha concluso il cardinale - auguro a questa nobile assemblea che il suo impegno aiuti Torino a rimanere quella città ricca di fascino e di storia gloriosa e aperta non solo a quanti arrivano per viverci ma aperta alla luce di verità che viene dal messaggio cristiano”.

(ML - SL) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 25 Ottobre 2010


Torna indietro | Stampa questa pagina | Torna all'inizio della pagina

Condizioni d’uso, privacy e cookie