Accompagnati da Enzo La Volta, presidente della terza commissione consiliare, nove lavoratori Rai della sede di via Cernaia hanno incontrato poco fa il Sindaco Sergio Chiamparino.
La delegazione ha rinnovato al Sindaco la richiesta di interessamento affinché il polo Rai torinese, che comprende 4 insediamenti (il Centro produzione con circa 350 dipendenti, gli Uffici di via Cernaia con 450, l’Orchestra con 130 e il Centro ricerche) non sia letteralmente cancellato, come invece prevedono le pesanti esternalizzazioni annunciate nel piano industriale dell’Azienda, deliberato di recente.
“Le consegniamo la nostra raccolta firme – hanno detto al Sindaco - perché siamo preoccupati non solo per il nostro futuro, ma per la salvaguardia del servizio pubblico in senso lato. Anche altre Città come Genova hanno un problema analogo, ma è qui che si concentrano funzioni vitali per la Rai nazionale quali la gestione abbonamenti, l’amministrazione e il centro ricerche, per non parlare della qualità e del know-how riconosciuto del nostro centro di produzione. Siamo disposti a discutere e a fare alcuni cambiamenti, ma chiudere tutto per esternalizzare significherebbe dare un calcio ad una tradizione culturale che appartiene a tutta la comunità torinese”.
Chiamparino si è detto favorevole ad organizzare quanto prima un incontro, insieme ai presidenti di Provincia e Regione, con i vertici Rai. “Questo come primo passo: chiederemo un piano di sviluppo che non duri soltanto fino a domani”, ha assicurato.
I lavoratori lo hanno invitato ad un convegno che sarà organizzato a dicembre su ‘Che cos’è il servizio pubblico’, e hanno illustrato il loro progetto, ad hoc per il polo torinese: “Torino potrebbe diventare anche in questo campo un laboratorio: abbiamo molte idee sulla tv del futuro”. (ra)
Torino, 18 Ottobre 2010