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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


UN ARCHIVIO VIRTUALE PER IL BIOTESTAMENTO

Un registro virtuale dove segnalare l’avvenuto deposito del proprio testamento biologico. Lo potrebbero avere a breve i torinesi in uno specifico spazio telematico messo a disposizione dal Comune di Torino sul proprio portale internet. Un’area web a cui l’intestatario delle “proprie volontà” può accedere utilizzando l’identificativo della posta elettronica certificata oppure lo strumento Torino Facile che, già oggi, garantisce la fruizione on line di numerosi servizi comunali.
“Fermo restando che non ha alcun valore di legge, stiamo lavorando alla creazione di un archivio dove – spiega l’assessore ai Servizi Civici, Cooperazione e Relazioni Internazionali, Giovanni Maria Ferraris - sarà possibile lasciare, insieme a proprio dati anagrafici, l’indicazione del luogo (casa propria, ente, notaio, ecc.) presso cui è stato depositato il documento con le ultime volontà relative ai trattamenti sanitari e con la precisazione degli eventuali fiduciari. Il sistema – prosegue l’assessore – una volta ricevuta, memorizza la richiesta e invia una ricevuta al richiedente, inserendo le informazioni in una banca dati; comunque, in ogni momento, potrà essere revocata e i dati inseriti sempre aggiornati”.
L’operazione - curata dai servizi telematici e per il momento senza aggravi per le casse pubbliche - tradurrebbe in azione le proposte contenute nella mozione sul biotestamento approvata dal Consiglio comunale lo scorso novembre.
“Attraverso il proprio sito web, il Comune di Torino non conserva alcun documento, anche perché non sarebbe suo compito istituzionale, ma – aggiunge l’assessore ai Servizi Civici – garantisce la possibilità di rintracciare il documento con facilità, favorendo in questo modo l’acquisizione delle volontà testamentarie, sempre che questo percorso sia consentito dalla legge”.
“L’iniziativa– conclude l’assessore Ferraris – risponde a quanto richiesto dalla mozione approvata in Sala Rossa e vuole essere di stimolo al legislatore, affinché il Parlamento vari disposizioni legislative che regolino questa delicata e importante materia”.

(mge)

Torino, 7 Ottobre 2010


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