Approvata questo pomeriggio dal Consiglio comunale (36 sì, 2 contrari 1 astenuto) la delibera che individua i criteri di messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale.
Alla data del 31 dicembre 2011, infatti, è previsto il termine della gestione in house dei servizi pubblici. Il trasporto locale, fino a quella data affidato al Gruppo torinese trasporti S.p.A., dovrà essere affidato al vincitore.
Il bando, alla luce delle normative vigenti, riguarderà un’unica gara per la gestione del trasporto pubblico locale, compresa la Linea 1 di Metropolitana, da mettere a gara per conto della società Infratrasporti. To (la società nata nei mesi scorsi dalla scissione di Gtt che essendo una società patrimoniale non può occuparsi della gestione del servizio) e dei servizi relativi alla sosta a pagamento.
La scelta di un gestore unico per questi servizi consentirà una tutela maggiore per gli utenti che potranno così fare riferimento ad un unico ente responsabile.
Gli indirizzi del bando di gara prevedono un’offerta economica, da parte dei concorrenti, divisa tra trasporto pubblico locale e parcheggi.
Il contratto con il gestore durerà 10 anni. Il concessionario pagherà alla Città un canone per l’utilizzo delle reti di proprietà della Città stessa e si occuperà della manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, degli impianti e dei veicoli.
La delibera è stata presentata dal vice sindaco Tom Dealessandri che ha sottolineato come sia stata scelta una strada avendo di fronte questi obiettivi: offrire un migliore servizio ai torinesi e ai cittadini dell’area metropolitana; mantenere l’insieme dei servizi che Gtt attualmente già effettua; mantenere e rafforzare tutte le condizioni normative sul piano contrattuale per i lavoratori.
Dopo l’intervento del vice sindaco si è sviluppato il dibattito.
Monica Cerutti (SEL): La versione iniziale del provvedimento ha subito modifiche che hanno avuto l’obiettivo di rendere il contratto di servizio più rigoroso nel garantire standard di qualità di servizio non inferiori a quelli attuali. Il rapporto contrattuale impone di disciplinare nel dettaglio la prestazione.
Abbiamo proposto emendamenti che richiedono impegni sugli investimenti, il limite di 30% sui subaffidamenti nella gestione del trasporto pubblico locale e una distribuzione diversa dei pesi nei parametri quali-quantitativi della gara, riequilibrando l’incidenza dei parametri dell’offerta con la sua sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
La scelta di procedere alla gara è imposta dalla normativa nazionale, che prevede l’alternativa tra gara e cessione di almeno il 40% del capitale dell’attuale gestore in house a un privato.
Questa seconda opzione non è per noi un passo successivo alla gara che non rappresenta dunque una privatizzazione mascherata.
Non potendo rinviare questa decisione per i vincoli di bilancio di Gtt, il nostro obiettivo è che la gara consenta al modello di gestione pubblica di dimostrare di essere più efficiente, utilizzando gli strumenti che l’ordinamento ci mette a disposizione.
Agostino Ghiglia (AN-PdL): Non siamo contrari, ma chiediamo chiarezza in aula sulla validità del protocollo d’intesa tra Comune e Regione Piemonte sul trasporto pubblico.
Ci preoccupa che questo protocollo d’intesa tra i due Enti e la delibera per la gara non siano andati di pari passo, come sarebbe stato naturale essendo due atti tra loro complementari.
Solo così sarebbe possibile un percorso virtuoso, chiediamo che il sindaco - o il vicesindaco - si esprima chiaramente in merito.
Antonello Angeleri (Lega Nord): Constatiamo nel provvedimento in votazione la possibilità di migliorare il servizio ai cittadini. Evidenziamo peraltro la necessità di attenzione nei confronti dei dipendenti Gtt e del loro posto di lavoro.
Spiace non poter aderire pienamente ad un provvedimento che ci trova sostanzialmente d’accordo, a causa dell’assenza di quel protocollo di intesa e di qualsiasi accenno ad esso che pure era previsto negli accordi con la Regione Piemonte e che costituisce condizione per un importante impegno finanziario della Regione nel campo della mobilità.
Tale impegno avrebbe reso più convincente il processo di privatizzazione in atto.
Domenico Gallo (Nuova Sinistra per Torino): Mi preme sottolineare che con questa deliberazione non siamo di fronte a una prospettiva di vendita di GTT. Si sta discutendo dell’affidamento della gestione di un servizio a un soggetto privato tramite una gara con criteri individuati da un ente pubblico. I diritti acquisiti, i posti di lavoro e le tariffe saranno garantite dal Consiglio comunale. La qualità del servizio non dovrà essere inferiore, ma migliore. Altrimenti perché affidare il servizio a un privato? Il privato comunque non è infallibile e la Sala Rossa dovrà vigilare, soprattutto per evitare rincari di tariffe.
Maria Teresa Silvestrini (PRC): Il decreto Ronchi, fonte normativa di riferimento per questa delibera, è sotto giudizio di incostituzionalità e il referendum sull’acqua ne chiede l’abrogazione. Inoltre la giurisprudenza sui servizi pubblici locali è in continua evoluzione: la scelta che facciamo con questa delibera è politica e non tecnica e, dunque, non è una scelta obbligata. Per quanto riguarda il bilancio di Gtt, ricordiamo che finora i servizi esternalizzati a privati hanno avuto costi molto superiori a quelli gestiti internamente. Gli emendamenti che abbiamo presentato, puntano a dimostrare la non ineluttabilità di questa delibera e introducono elementi di tutela degli utenti e dei lavoratori.
Stefano Lo Russo (PD): Questo è un dibattito importante, cruciale, perché ha come tema il trasporto pubblico, che deve essere efficace, efficiente ed economico. Queste sono state le linee guida dei nostri emendamenti alla delibera. Qualche perplessità personale, ce l’ho anch’io, sul passaggio al “privato”. Altre privatizzazioni, infatti, non sempre hanno prodotto del miglioramento. La sfida che abbiamo davanti è quella di rendere le nostre società di gestione dei servizi pubblici, all’altezza delle sfide che le attendono.
Andrea Tronzano (Forza Italia – PdL): Osserviamo che i punteggi di gara previsti dalla delibera in relazione a vari fattori come per esempio efficienza e sicurezza sono in linea con le aspettative dei cittadini.
Rispondo a chi ha manifestato critiche e timori che le tariffe, che saranno determinate dal Comune o le infrastrutture, che rimangono comunque pubbliche, non devono destare preoccupazioni.
Sottolineo che è giusto quanto detto in relazione all’importanza e ai vantaggi di sottoscrivere un protocollo di intesa con la Regione. Sarebbe bene che il sindaco facesse chiarezza sulle sue intenzioni al proposito.
Daniele Cantore (Forza Italia – PdL): Non può esserci contestualità tra delibera e protocollo d’intesa con la Regione. Se prima non si vota la delibera non si può fare il protocollo. L’ipotesi che la Regione entrasse in InfraTo fu avanzata quando alla presidenza della Regione c’era Mercedes Bresso. Se ne discusse e si decise che una tale ipotesi avesse senso. Si previde persino che in tal caso i consiglieri d’amministrazione sarebbero stati 5 e non 3. Dopo le elezioni regionali si estese il ragionamento e si convenne, con un accordo fra gentiluomini, che la Regione sarebbe entrata anche in Gtt servizi. Ritengo che quell’accordo sarà rispettato perciò il mio gruppo voterà la delibera che è un passaggio propedeutico alla firma del protocollo d’intesa con la Regione Piemonte
Ferdinando Ventriglia (FI – Pdl): Oggi votiamo coerentemente con la legge regionale proposta dall’allora presidente Ghigo e dall’assessore ai Trasporti Casoni.
Riconosciamo chiaramente che rischiamo di avere Gtt da gestore in house a Gtt gestore affidatario. Ma ci sono alternative reali?
Ci siamo liberati dall’idea di simulare sorprese, diciamo che abbiamo lavorato per una soluzione in questo senso. E’ ineluttabile che sia così. Solo la Città può dare le specifiche su un servizio pubblico su una città la cui azienda di mobilità è una emanazione diretta.
Qual è l’operatore serio che oggi potrebbe concorrere e con quali strumenti? Se avessimo anche operatori forti chi guarderebbe alle nostre aziende con i debiti che hanno?
Il primo risultato di un sistema del genere porterà, se non altro, a far sì che i dipendenti Gtt saranno divisi in bravi e meno bravi, e non tra chi firma una o l’altra mozione del Pd.
Maurizio Bruno (Moderati): Perplesso da questa discussione, vorrei richiamare l’attenzione su due punti che mi sembrano significativi. Anche le piccole cose di tutti i giorni vanno trattate con attenzione. In questo senso faccio notare che gli over60 abbonati Gtt se trovati dai controllori senza documento di viaggio sono passibili di multa di 70 euro. Hanno poi due giorni di tempo per esibire l’abbonamento ma la sanzione viene solo ridotta a 11 euro. Credo sarebbe il caso, invece, di annullarla. Altro punto che vorrei non venisse dimenticato in questa delibera è l’attenzione alla politica ambientale e la necessità, di conseguenza, di prestare massima attenzione al parco autobus dell’azienda.
Il dibattito è stato concluso dal vice sindaco che ha sottolineato come il protocollo di intesa con la Regione Piemonte sarà oggetto di una successiva deliberazione.
“In questa delibera, ha concluso, “ci sono tutte le garanzie sia occupazionali sia normative.”
F.D'A. - T.D.N. - S.L. - M.L.
Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 4 Ottobre 2010