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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


PER L’EUROPA TORINO È TRA LE CITTÀ PIÙ INQUINATE. LA DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, ROBERTO TRICARICO

Apprendiamo dalle agenzie stampa di una nuova classifica delle città inquinate (redatta dall’Agenzia europea per l’Ambiente) che indica Torino come una delle città europee (al secondo posto dopo Plovdiv, in Bulgaria) con il maggior grado di inquinamento atmosferico, seguita da Brescia e Milano.

Qualche giorno fa la nostra città era considerata la più ecologica perché in possesso del maggior numero di piste ciclabili in Italia, circa 180 km. Il mese scorso era stata invece indicata come città virtuosa da un’altra classifica che la poneva in testa per la maggiore rete di teleriscaldamento in Italia (70 percento del calore prodotto).

Che l’inquinamento a Torino sia problematico è noto a tutti; la causa è certo in gran parte dovuta alla sua posizione geografica, contornata dalle bellissime montagne dell’arco alpino che fanno da barriera alla necessaria dispersione degli inquinanti, situazione alla quale non devono certo far fronte le città di mare.

Per questo motivo sono molte le misure adottate dall’Amministrazione comunale per far fronte all’emergenza smog. Con risultati incoraggianti: relativamente al Pm10 nel 2009 si sono registrati valori medi inferiori del 28% rispetto a quelli del 2006 e il numero di superamenti del valore limite è nettamente diminuito (-37% nel 2009 rispetto al 2006). Anche per il biossido di azoto si sono registrati dei miglioramenti nel 2009 rispetto al 2006 (-17% del valore medio e –64% del numero di superamenti) . I dati aggiornati sono consultabili nel sito http://www.comune.torino.it/ambiente/aria/aria_cielo/andamento-inquinanti.shtml)

Questi risultati si sono ottenuti grazie al teleriscaldamento, alla crescita della mobilità ciclabile con all’ultimo il nuovo servizio di bike sharing, alla riconversione dei mezzi pubblici, alla costruzione della metropolitana, della linea 4 gestita da maxitram (che attraversa da nord a sud l’intera città) e alla estesa rete di mobilità pubblica elettrica; al blocco delle auto più inquinanti (Euro 0 e 1) e alla limitazione degli Euro2 diesel con più di dieci anni di vita, al raddoppi della Ztl con controllo via telecamera, alla riconversione energetica degli edifici, alla riconversione della rete di illuminazione pubblica con lampade a basso consumo, all’incremento delle aree pedonali.

Al di là della scientificità della nuova indagine condotta, emerge tuttavia l’urgenza di adottare, come peraltro annunciato dal Governo, un piano nazionale antismog che tenga conto della specificità della pianura Padana, con la previsione di importanti risorse a favore dell’industria verde, del distretto ecologico dell’auto e della mobilità sostenibile nelle aree urbane.

Roberto Tricarico, assessore all’Ambiente della Città di Torino
(mm)

Torino, 20 Settembre 2010


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