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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


L’ASSESSORE REGIONALE CIRIO IN COMUNE: “COSTRUIAMO LA SCUOLA DEL PIEMONTE”

In mattinata la commissione consiliare istruzione, presieduta da Luca Cassiani, ha incontrato l’assessore regionale all’istruzione Alberto Cirio. Inoltre sono intervenuti l’assessore all’istruzione del Comune di Torino, Giuseppe Borgogno, insieme al dirigente della Direzione scolastica della Provincia di Torino, Paolo Iennaco, sindacalisti di tutte le componenti, associazioni e coordinamenti di precari e disoccupati, rappresentanti dei genitori, associazioni di scuole.

Cirio ha sottolineato che nell’ ordinamento precedente alla “riforma Gelmini” le competenze della Regione non consentivano di operare efficacemente per una razionalizzazione del sistema scolastico su base regionale. La riforma invece apre spazi in tale direzione ed il Piemonte, per primo assieme alla Lombardia, si è dichiarato intenzionato a operare in tal senso.

Cirio ha dichiarato di aver dovuto provvedere a modificare la bozza di bilancio dell’amministrazione precedente, integrando per il 2010 stanziamenti di bilancio che erano stati ridotti del 50%. Inoltre l’assessore ha annunciato di aver destinato altri 10 milioni di euro alla scuola, così ripartiti: 1milione per consentire continuità di lavoro alle cooperative di tipo B, che garantiscono un certo numero di servizi alla scuola ma anche reddito e integrazione a persone socialmente svantaggiate, 800.000 euro per contrastare l’abbandono scolastico e 8.200.000 euro per assumere 397 unità di personale tra insegnanti, insegnati di sostegno e personale amministrativo.

Cirio ha annunciato che entro la fine dell’anno sarà approvato il bilancio per il 2011 in modo da consentire agli Enti coinvolti di fare programmazione.

Nel suo intervento l’assessore Borgogno ha chiesto chiarezza sulle risorse per il prossimo anno e impegni per portare lo Stato al riconoscimento dell’impegno finanziario che il Comune si assume sostenendo scuole materne (che dovrebbero essere a carico dello Stato)anche attraverso gli stipendi di 140 insegnanti senza dimenticare i contributi a scuole parificate. Il riconoscimento dovrebbe portare ad una deroga al “patto di stabilità” voluto dal Ministro Tremonti.

Secondo Borgogno la Regione che assume insegnanti o il Comune che si sostituisce allo Stato per colmarne le lacune segnalano il rischio di un “federalismo per abbandono”, mentre bisogna andare verso un federalismo basato sulla sussidiarietà.

Con accenti diversi ma convergenti tutti gli interventi successivi si sono conclusi con l’invito a realizzare in breve tempo un “tavolo di crisi”, con la più ampia partecipazione.

L’assessore ha risposto all’invito dicendosi disponibile, ma precisando che non di crisi si tratterebbe, bensì della costruzione di un modello di scuola nuovo per il Piemonte, reso possibile dalle norme introdotte dalla riforma del ministro Gelmini.

Uno dei temi di lavoro di quel tavolo, ha detto Cirio, dovrebbe essere la costruzione di graduatorie su base regionale e non nazionale, per superare il problema degli insegnanti residenti fuori regione. Al tavolo, ha detto l’assessore, potrebbero sedere anche i precari non abilitati che in mancanza di una circolare interpretativa del Ministro, sono stati esclusi dal “decreto salva-precari”. La categoria era rappresentata in sala da Barbara Barriero, presidente dell’”Associazione docenti invisibili da abilitare”, una categoria che Barriero ha definito “alla fame”.

Ufficio stampa del Consiglio Comunale (S.L.)



Torino, 20 Settembre 2010


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