Dal 1° agosto, in via sperimentale per sei mesi, si avvierà in piazza della Repubblica un mercato dell’usato domenicale nell’esedra abitualmente occupata dal mercato alimentare, adiacente al V Padiglione. L’orario di vendita sarà dalle 9 alle 15 con la gestione dell’associazione Bazar Project.
L’area di libero scambio è un tentativo di risposta al mercato abusivo sorto spontaneamente negli spazi pubblici attorno al Palafuksas, una realtà di difficile controllo dove ai venditori di cianfrusaglie per pura sopravvivenza si affiancano i ricettatori di merce rubata e le bancarelle di prodotti taroccati, dai tom tom ai telefonini ai prodotti griffati. Nelle ultime domeniche l’intervento delle Forze dell’ordine ha permesso di tenere lontani gli abusivi, ma restano sullo sfondo problemi che possono essere risolti con una presenza costante e attiva nel territorio svolta dall’associazionismo e da iniziative socioculturali.
Il mercatino della domenica gestito da Bazar Project tende a riproporre il positivo lavoro condotto al sabato dall’associazione ViviBalon nell’area del Canale Molassi e del parcheggio di San Pietro in Vincoli: ViviBalon controlla l’area chiusa da transenne e regola l’accesso di venditori chiedendo loro un piccolo contributo per Cosap e Tarsu. L’area, prima occupata abusivamente e fonte di proteste da parte dei residenti e dei commercianti regolari, è ora regolata e controllata con il gradimento degli stessi ex abusivi: “Sono stati loro stessi a chiedere l’applicazione di regole e controlli”, spiegano gli animatori dell’associazione.
La soluzione adottata è frutto di un progetto presentato dal sindaco e discusso presso il Comitato per l’ordine e la sicurezza (che riunisce attorno a un tavolo i vertici di Prefettura, Questura, Carabinieri, Palazzo di Giustizia ed Enti locali), che ha dato mandato alla Città di agire tempestivamente. L’area di piazza della Repubblica sarà suddivisa in 275 stalli di 2 metri per 4. Al suo interno vigeranno cinque semplici regole: l’espositore deve essere in regola con cittadinanza o permesso di soggiorno; deve vendere merce usata di provenienza non sospetta; non essere in possesso di licenza commerciale; deve pagare un voucher di 8 euro che comprende tasse, contributo spese all’associazione e un euro destinato a un portafoglio per eventi e attività di animazione gestite da una “cabina di pilotaggio” che coinvolge tutti gli interessi presenti nella piazza; la registrazione in un elenco e la consegna di un cartellino che attesta l’autorizzazione alla vendita. Il Comune offrirà servizi, non è previsto alcun contributo economico.
Un’area di libero scambio, quindi, che deve essere percepita, per gli espositori improvvisati della domenica a Porta Palazzo, come l’unica soluzione possibile. Qualsiasi abusivismo al di fuori dello spazio di Bazar Project sarà colpito, grazie all’impegno della Polizia municipale e delle Forze dell’Ordine. (mm)
Torino, 23 Luglio 2010