Nove platani di grandi dimensioni, malati di cancro colorato, saranno abbattuti tra lunedì 26 luglio e mercoledì 4 agosto. Gli alberi si trovano lungo corso Casale, tre di fronte a via Romani e altrettanti di fronte al motovelodromo, e in viale Suor Giovanna Francesca Michelotti, lungo il Po, in corrispondenza dell’area giochi.
Gli abbattimenti si sono resi necessari a seguito di specifica ingiunzione del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, l’ente competente per la lotta alla malattia.
Il cancro colorato è una patologia fungina gravissima specifica del platano, la cui lotta è obbligatoria e regolamentata dal DM 17 aprile 1998 e dalle relative circolari applicative. Eliminare tempestivamente le piante malate e quelle limitrofe è molto importante al fine di ridurre la diffusione della malattia e salvaguardare i viali cittadini di platano. Nelle località dove sono presenti focolai di cancro non è possibile sostituire le piante malate con nuovi alberi per almeno 5 anni.
Ai sensi della normativa vigente l’abbattimento deve essere effettuato nei periodi più caldi oppure più freddi dell’anno, seguendo procedure particolari (teli per la raccolta della segatura, ridotto numero di tagli, irrorazione con prodotti fungicidi, smaltimento del legname tramite interramento in discarica) per ridurre la possibilità di contagio ad altri alberi.
Cos’è il cancro colorato
Il cancro colorato è una malattia gravissima specifica del platano, provocata dal fungo Ceratocystis fimbriata. Si tratta di un microrganismo estremamente virulento, in grado di uccidere alberi secolari nell’arco di 3-4 anni. La malattia si sviluppa a carico degli organi legnosi (tronco, rami) dei platani, dove il fungo penetra tramite qualsiasi lesione della corteccia che metta a nudo il legno. L’infezione puo’ anche trasmettersi tramite le anastomosi radicali (contatto tra le radici di piante vicine)
Il principale vettore della malattia è l’uomo, che con le operazioni di scavo in prossimità degli alberi o con le potature trasmette l’inoculo.
L’unica forma finora conosciuta di lotta a questa patologia, che è obbligatoria ed è regolamentata dal DM 17 aprile 1998 e dalle relative circolari applicative, è l’eliminazione più rapida possibile delle piante malate, non esistendo alcun metodo di cura.
Ai sensi della normativa vigente, l’abbattimento deve essere effettuato nei periodi più caldi oppure più freddi dell’anno adottando, durante l’operazione, tutte le precauzioni necessarie ad limitare il più possibile la dispersione di particelle legnose infette e a ridurre la possibilità di contagio (teli per la raccolta della segatura, ridotto numero di tagli, irrorazione con prodotti fungicidi, smaltimento del legname tramite interramento in discarica, ecc.). L’abbattimento, che riguarda obbligatoriamente anche le piante adiacenti a quella ammalata, è molto importante al fine di ridurre la diffusione della malattia e salvaguardare i viali cittadini di platano.
Nelle località dove sono presenti focolai di cancro non è possibile sostituire le piante malate con nuovi platani per almeno 5 anni.
La lotta al cancro colorato in Piemonte e a Torino
Il DM 17 aprile 1998 prevede che l’Ente competente per la lotta al cancro colorato sia il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, che provvede al controllo delle alberate di platano ed alla emissione delle ingiunzioni di abbattimento nei confronti dei proprietari di piante malate.
Il proprietario è quindi obbligato a procedere all’abbattimento, non solo dell’esemplare malato, ma anche delle piante immediatamente adiacenti, che non potranno essere rimpiazzate con nuovi platani per almeno 5 anni.
La lotta alla malattia comporta anche una serie di altri obblighi per i proprietari di platani, che riguardano la necessità di autorizzazione regionale per ogni intervento sugli alberi: potature, scavi in prossimità, ecc..
Torino, 23 Luglio 2010