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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2010


LA SALA ROSSA HA COMMEMORATO CARDETTI, "IL PERICOLOSO SOVVERSIVO"

Il Consiglio comunale ha commemorato, questo pomeriggio, Giorgio Cardetti, ex sindaco di Torino, scomparso esattamente due anni fa, il 20 luglio.
Giornalista Rai dal 1969, nel 1974 venne eletto consigliere a Palazzo civico nelle fila del Partito socialista italiano; tra il ’75 e il ’76 ricoprì l’incarico di assessore, nominato da Diego Novelli.
Al momento della sua elezione come consigliere comunale, alcuni definirono Cardetti “pericoloso sovversivo”, temendo che volesse “far saltare” la Giunta.
Dal 1985 al 1987 divenne primo cittadino di Torino. Successivamente fu eletto parlamentare con il Psi.
Segretario provinciale dei Socialisti Democratici Italiani, nel 2006 era stato candidato alla Camera nelle liste della Rosa nel Pugno.
“Coerente con se stesso, con i valori del socialismo e con gli elettori” , così lo ha descritto Beppe Castronovo, presidente del Consiglio comunale che ha aggiunto come proprio sotto l’amministrazione Cardetti si diede avvio ad importanti modifiche dell’assetto urbanistico, a significativi progetti edilizi (la nuova destinazione del Lingotto, il Palazzo di Giustizia e le prime valutazioni sullo stadio “Delle Alpi”), all’innovazione e alla modernizzazione della politica dei trasporti e della viabilità torinese (passante di Porta Susa).

Dopo Castronovo hanno preso la parola amici, compagni di partito e avversari politici, come Antonello Angeleri che, seppure in schieramenti diversi, riconosceva a Cardetti oltre a correttezza, serietà e rispetto delle istituzioni, un grande contributo alla crescita della città.
Gian Luigi Bonino ha rievocato gli anni della militanza nel Partito socialista, insieme allo scomparso ex sindaco, sottolineando come insieme fossero stati tra i principali promotori (Cardetti come deputato, lui come presidente Confesercenti) della legge sulla confisca dei beni ai mafiosi.
"Con Cardetti si modificava la presenza politica in Consiglio comunale che vedeva per la prima volta un sindaco socialista”, ha sottolineato Gioacchino Cuntrò, evidenziando come proprio grazie a Cardetti nacque l’idea di un sistema economico della città non solo legato alla Fiat.
Marziano Marzano, altro compagno di partito, portando il saluto dell’Associazione ex consiglieri e ripercorrendo il rapporto di amicizia nato ai tempi del liceo “Cavour” con Cardetti, ne ha ricordato la passione politica, accompagnata da un carattere sobrio e schivo.
“Nei due anni che hanno visto Cardetti rivestire l’incarico di primo cittadino – ha sottolineato il sindaco Sergio Chiamparinoè maturata la svolta nel senso della modernizzazione della città, soprattutto nel campo dell’urbanistica e dei trasporti. In quegli anni ci fu uno scontro nella sinistra sul futuro della città. Cardetti e il PSI capirono che la coesione sociale era sufficiente per innescare la modernizzazione. Ma va anche ricordato – ha concluso Chiamparino – il grande lavoro fatto dall’amministrazione di Diego Novelli per ricomporre le lacerazioni create dalla crescita tumultuosa degli anni ’50 e ’60, creando quel tessuto sociale non fragile che è indispensabile a qualunque modernizzazione”.

F.D'A. - C.R. - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 19 Luglio 2010


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