“Quella che inizierà il prossimo ottobre sarà l’edizione del Salone Gusto e di Terra Madre migliore di sempre”.
Ha esordito così oggi, Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, nella seduta della Commissione Cultura, presieduta da Luca Cassiani, alla presenza degli assessori Alessandro Altamura (Commercio) e Fiorenzo Alfieri (Cultura).
L’appuntamento con il gusto e i sapori da tutto il mondo, si svolgerà a Torino dal 21 al 25 ottobre 2010. E sarà dedicato a cibo e territorio, con aree divise per Regioni italiane e per Paesi stranieri ospitati (162 in questa edizione; erano 153 nel 2008).
Per la prima volta, ha affermato con orgoglio Burdese, interverrà all’inaugurazione il Commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos, e ci sarà uno stand della Commissione Europea.
Ci sarà anche un’anteprima del Salone il 20 ottobre, alla Reggia di Venaria, con la presentazione di un nuovo prodotto editoriale, la guida “Slow Wine”, e l’intervento dei migliori produttori di vini d’Italia.
La riunione plenaria e quella di chiusura degli eventi si terranno al Pala Olimpico (ex Pala Isozaki), mentre i “Laboratori della Terra” saranno ospitati all’Oval Lingotto.
Al termine dei saloni è prevista la stesura di un documento politico-programmatico sul futuro del cibo e dell’alimentazione, che terrà conto anche delle comunità indigene (presenti per la prima volta a Torino), redatto da personaggi di calibro internazionale, tra cui Jeremy Rifkin, che parteciperà gratuitamente.
Per le manifestazioni, è previsto l’arrivo di 5.000 delegati da ogni angolo del pianeta. Di questi, 1.500 saranno ospitati gratuitamente da famiglie piemontesi (150-200 a Torino).
“Il Salone e Terra Madre hanno una ricaduta enorme sulla città”, ha affermato l’assessore Altamura. “Non soltanto nei giorni della kermesse, ma anche nei due anni prima e dopo l’evento, in cui vengono organizzate decine di iniziative eno-gastronomiche collegate”. “Per questo” – ha proseguito – “la Città di Torino, pur avendo dovuto ridurre i contributi a causa dei tagli al bilancio, investe complessivamente in due anni 1milione e 300mila euro per Terra Madre e 600.000 euro per il Salone del Gusto”.
La Città di Torino, così come la Regione Piemonte, detiene il 30% dei marchi, ceduti gratuitamente dalla Fondazione Terra Madre.
Al dibattito in Commissione Cultura, oltre al presidente Luca Cassiani, hanno partecipato i consiglieri Ennio Galasso, Marco Grimaldi, Gavino Olmeo e Giulio Cesare Rattazzi.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 13 Luglio 2010