La Giunta Comunale ha approvato stamani lo schema di protocollo di intesa tra il Comune, la Regione Piemonte, l’Università e le aziende ospedaliere San Giovanni Battista e O.I.R.M. – Sant’Anna che avvierà il percorso di realizzazione della Città della Salute e della Scienza: lo strumento individuato dal protocollo è un “master plan”, che sarà redatto in collaborazione con i firmatari dall’A.RE.S.S. (Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari) e che conterrà le indicazioni per gli interventi da realizzare con demolizioni, nuove edificazioni, radicale rinnovo o trasferimento delle strutture spostando anche in aree vicine funzioni e servizi non ricollocabili nel polo ospedaliero. Sia l’ospedale Molinette che il Sant’Anna ed il Regina Margherita necessitano di profondi interventi strutturali e di adeguamenti tecnologici
Le indicazioni contenute nello schema di protocollo prevedono di destinare 200 mila metri quadrati di superficie alle funzioni di assistenza sanitaria con 1200 posti letto, 40 mila alle attività didattiche, 35 mila alla ricerca, 20 mila all’incubatore per nuove imprese e 15 mila per residenza ed accoglienza. Tra gli interventi già ipotizzati la costruzione di una “torre materno infantile” sull’area Bacigalupo, di una”torre chirurgica” nella parte sud ovest delle Molinette e la sopraelevazione di almeno 3 piani del “Centro Oncologico ed Ematologico Subalpino” collocato nello stesso ospedale: ulteriori possibili aree di espansione della Città della Salute sono individuate a nord ed ovest del Lingotto e in parti ancora libere degli ex mercati generali e delle dogane. Per la dislocazione di funzioni non direttamente sanitarie ed assistenziali non ospitabili nel comprensorio ospedaliero, si individua l’asse di via Nizza servito dalla linea 1 della metropolitana. Un’area tra il Lingotto e la ferrovia potrà ospitare le aziende che si costituiranno grazie all’attività svolta dell’incubatore.
I passi successivi al master plan saranno la redazione di un apposito accordo di programma, la cui gestione sarà affidata ad un organismo composto dai firmatari del protocollo, e le successive fasi di progettazione. I fondi attualmente a disposizione ammontano a 270 milioni di euro. (e.v.)
Torino, 6 Luglio 2010