“Sono un po’ dispiaciuto nel leggere come vengono trattate questioni delicate e sulle quali le Istituzioni cittadine (Prefettura, Comune, Circoscrizioni, Associazioni) impegnano molte delle loro risorse e attenzioni ogni giorno: superficialità e “generalismo” che hanno il sapore di trattare in modo strumentale temi invece umani.
Basterebbe scorrere la rassegna stampa per ricordare che la responsabilità di risolvere una situazione straordinaria ed emergenziale quale quella di corso Peschiera, è stata assunta dalla Città consapevole che:
- fosse un onere in capo al Governo e non agli Enti locali;
- si aggiungeva all’ordinaria e programmata pianificazione delle accoglienze gestite ogni anno dall’ufficio stranieri (nel 2009 abbiamo accolto ed accompagnato 720 RARU oltre ai 120 posti che ogni notte allestiamo in più per il periodo invernale);
- tranne il comune di Settimo, nessuna altra realtà si è resa disponibile per alleggerire la presenza di stranieri sul territorio torinese mettendo a disposizione posti di accoglienza;
- senza i soldi messi a disposizione dalla Prefettura non saremmo riusciti ad allestire l’accoglienza di via Asti; … e così via.
Non è vero che non c’è stata sorveglianza fino ad oggi all’ingresso della struttura; non è vero che sono solo 80 i soggetti ai quali si è trovata una soluzione (da 240 iniziali, gli ospiti sono scesi a 105); non è vero che la collaborazione con gli Alpini sia cessata per questioni economiche.
Per permettere ai ragazzi ospitati in questi mesi di completare l’iter della licenza media o terminare gli stage per ottenere gli attestati di formazione, la Prefettura mette a disposizione la struttura di via Asti per un ulteriore mese al fine di garantire un luogo sicuro e dignitoso in cui dormire, mentre la Città provvederà con risorse proprie (tramite l’associazione dei City Angels) alla vigilanza all’entrata, per garantire l’ingresso solo agli aventi diritto.”
Marco Borgione
Torino, 28 Maggio 2010