Il vicesindaco
Tom Dealessandri ha illustrato oggi in aula, su richiesta del capogruppo del PD Andrea Giorgis, le ragioni del mancato accordo per l’acquisto da parte di AMIAT della società Cassagna srl, che gestisce la discarica in territorio di Pianezza ed un altro impianto analogo in Brasile.
Il vicesindaco ha spiegato che una perizia effettuata dalla società KPMG, su incarico di AMIAT, avrebbe determinato un valore delle quote societarie di Cassagna srl inferiore ai 27 milioni richiesti, dovuto al fatto che il valore indicato dai proprietari di Cassagna srl teneva conto di iniziative ad oggi senza riscontri effettivi o incerte nei tempi.
A fronte della richiesta di AMIAT per ottenere un prezzo più basso, non si è raggiunto un accordo. L’intera operazione, ha sottolineato il vicesindaco, è stata condotta con trasparenza, nell’ambito della pur necessaria discrezionalità da parte di AMIAT, che dovrà esaminare altre opportunità per allargare la propria base produttiva.
Andrea Giorgis (Partito Democratico) Sarebbe opportuno riconsiderare il sistema amministrativo e normativo della raccolta rifiuti. Sono convinto che si debba affrontare alla radice il problema.
La raccolta rifiuti è un servizio essenziale come l’erogazione dell’acqua, il trasporto pubblico. Il servizio deve essere totalmente pubblico
Bisogna sollecitare una revisione della normativa nazionale ma, intanto, con la Provincia e l’Ato bisogna verificare se è possibile cambiare fin da subito che i luoghi dove vengono smaltiti i rifiuti siano pubblici e sottratti alla logica del mercato come avviene per l’acqua e i trasporti pubblici locali.
Agostino Ghiglia (Alleanza Nazionale–PdL) Chiedo al Sindaco se non sia il caso di richiedere le dimissioni di Maurizio Magnabosco (Ndr.:Amministratore delegato di Amiat). Nel marzo 2008 amministratori della sinistra chiedevano a Magnabosco dove avrebbe preso i soldi che sarebbero venuti a mancare con la chiusura di Basse di Stura. Magnabosco rispose che si stava comprando Cassagna con i cui incassi e quelli di Nadal in Brasile, sarebbero stati introitati milioni di euro.
I soldi che ora vengono a mancare, sfumata Cassagna, dove li prenderete? Lo chiediamo da tre anni.
Apprendo con favore che finalmente il PD si è aperto al mercato parlando di una sinergia virtuosa tra pubblico e privato per la gestione dei rifiuti, ma come mai su questo punto ci avete sempre detto no? Se fin da subito si fosse pensato ad una società mista pubblico-privato, per esempio nel caso del termovalorizzatore, oggi non saremmo in queste condizioni. Allora dove li prenderete i soldi? Quest’anno aumentando la Tarsu del 5% e poi?
Monica Cerutti (Sinistra Democratica) Credo che sia opportuno discutere in questa sala delle preoccupazioni sul futuro di Amiat. Ricordo la commissione in cui si è parlato della possibile operazione che doveva portare un utile di 5 milioni di euro l’anno, attraverso l’acquisizione di quote della discarica di Pianezza e di quella brasiliana. Sede in cui si era anche precisato che sarebbe stato confermato il contratto di servizio e i livelli occupazionali. Rispetto all’accordo con i privati per l’utilizzo di Cassagna, va ricordato che Amiat paga 75 euro a tonnellata di cui 35 vanno a CDU e 40 ai privati. Penso che sia un elemento non di poco conto il fatto che ci sia questa ripartizione e forse vale la pena fare una riflessione sul rapporto tra pubblico e privato e le economie di scala che non è possibile fare oggi per come siamo organizzati.
Antonello Angeleri (Lega Nord): Sono sinceramente un po’ stupito di questa richiesta di comunicazioni fatta dal capogruppo Giorgis. Stupito in modo positivo. Capisco che ci siano delle logiche di questa maggioranza che vogliono in qualche modo occupare con la presenza del pubblico realtà che, se gestite correttamente, potrebbero essere tranquillamente essere gestite dal privato. Ma non capisco le preoccupazioni, se non quelle per i cittadini torinesi. Vista la mancanza di programmazione più volte denunciata dalla Lega Nord in merito alla raccolta dei rifiuti, mi chiedo cosa succederà in futuro.
Siamo in sede di approvazione del bilancio e a questo punto i milioni di euro che mancano e mancheranno rispetto alla mancata operazione, dove si pensa di trovarli? Come chiuderemo questo bilancio, visto che avremo in buco in più, imprevisto?
Giuseppe Lonero (La Destra): La risposta del vicesindaco ci lascia assolutamente perplessi. Si potrebbe accettare un comportamento come quello che ci è stato esposto da parte di un dilettante, di un amministratore alla prima esperienza, o di un amministratore che gestisce una piccola azienda. Ma qui stiamo parlando di un azienda pubblica che gestisce un servizio essenziale e del comportamento di un amministratore delegato che desiste dall’acquisto di quote di partecipazione di una società, a ridosso dell’approvazione del bilancio dopo aver garantito il contrario. Se non è questo un comportamento da dilettanti ditemi voi come si può definire diversamente.
Mario Carossa (Lega Nord): Va stigmatizzato il comportamento del capogruppo Giorgis che si e accorto di aver perso la Regione e comincia a portarsi avanti col lavoro per leprossime elezioni comunali. Fino a due mesi fa una discussione come questa se la sarebbero "smazzata" fuori da quest’aula, oggi vi entra. Non possono pensare di scaricare la loro incapacità sui cittadini. Un funzionario del Comune saprebbe far meglio dell’attuale dirigenza di Amiat.
Nella sua replica il
vicesindaco Dealessandri, sostenuto che di fronte ai dubbi emersi a proposito del reale valore della società da acquisire è stato giusto essere cauti, nell’interesse pubblico. Il bilancio della Città - ha aggiunto Dealessandri - non prevedeva l’operazione, mai data per scontata: non si è mai pensato di equilibrare con l’acquisto di Cassagna srl i mancati introiti derivati dalla chiusura della discarica di Basse di Stura. Valuteremo come ampliare le basi produttive di AMIAT, ha concluso il vicesindaco, e discuteremo di una programmazione che possa non farci dipendere da discariche private.
Ufficio stampa del Consiglio comunale
(S.L - M.L. - C.R.)
Torino, 3 Maggio 2010