Una serie di semafori sempre di colore verde, che permettano di percorrere le principali arterie cittadine in macchina, senza mai fermarsi, non esiste a Torino.
“La cosiddetta ‘onda verde’ è una favola metropolitana”, ha dichiarato l’assessore ai Trasporti Maria Grazia Sestero nella seduta di oggi della Commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Piera Levi-Montalcini.
L’architetto Giovanni Foti, direttore generale di 5T, il consorzio che gestisce semafori e flussi di traffico a Torino, ha quindi illustrato qual è la situazione dei semafori in città, così come richiesto in precedenza dal consigliere Roberto Ravello.
A Torino ci sono 620 semafori. Di questi, 260 sono “intelligenti”: sono cioè coordinati in maniera dinamica per adeguarsi alle condizioni del traffico agli incroci stradali. Gli altri hanno fasi semaforiche “fisse”, cioè predeterminate in maniera indipendente dal traffico presente.
Entro giugno, ha affermato Foti, i semafori intelligenti saranno 300, lungo gli assi principali di accesso alla città e sui più importanti percorsi dei mezzi pubblici. Sono in grado di ottimizzare le fasi semaforiche in base al numero di veicoli che transitano agli incroci, secondo una logica gerarchica, che tiene conto della zona, delle direttrici di traffico, dei tempi di attesa al semaforo e della priorità da dare ai mezzi pubblici.
Ogni trimestre il sistema torinese viene sottoposta a verifica.
Nel 2009, secondo i dati forniti dal direttore Foti, l’indice di disponibilità dei semafori (ovvero, il loro corretto funzionamento) è stato del 96%; la fluidità del traffico dell’88,15%; la priorità semaforica (ossia, il “verde”) il 78,45%.
Prossimamente, i tecnici di 5T incontreranno i vertici dell’Arpa per valutare l’utilizzo di nuove tecnologie in grado di rilevare l’inquinamento atmosferico in prossimità dei semafori.
Per approfondire la conoscenza del sistema di controllo del traffico a Torino, nelle prossime settimane la Commissione Lavoro si recherà presso la sede operativa di 5T.
(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 21 Aprile 2010