Il Consiglio comunale di Torino ha approvato, con 21 voti a favore, 7 contrari e 4 astenuti, un ordine del giorno (primo firmatario Andrea Giorgis), con cui aderisce all’iniziativa bipartisan Sì Tav in programma presso il Lingotto Fiere di Torino domenica 24 gennaio.
“La nuova linea ferroviaria Torino-Lione – sottolinea la premessa, votata separatamente (25 voti a favore, 7 voti contrari) - è un'opera che riveste una grande importanza strategica per lo sviluppo futuro del Piemonte per consentirne l'ammodernamento infrastrutturale ed evitare il rischio di marginalizzazione”. Nella premessa si evidenzia che “il clima sereno che sta accompagnando l'inizio dei sondaggi geognostici conferma il buon lavoro svolto dall'Osservatorio che ha saputo coinvolgere amministrazioni e popolazione locale” e che “occorre rispettare le scadenze internazionali e raccogliere tutti i dati tecnici utili a predisporre un progetto che tenga conto delle esigenze degli abitanti della Valle, a cominciare dalla tutela dell'ambiente e delle comunità locali”.
Nel corso del dibatto sono intervenuti:
Andrea Giorgis (Pd): Non abbiamo nessun intento polemico e nessuna intenzione di utilizzare una questione così strategica per creare divisione politica. Il nostro ordine del
giorno si propone di fare in modo che tutte le forze politiche contribuiscano a far sì che i lavori dell’Osservatorio proseguano, che si svolgano i carotaggi senza alcuna violenza e che il Consiglio comunale aderisca all’iniziativa Sì Tav che si svolgerà domenica 24 gennaio al Lingotto Fiere.
Antonello Angeleri (Lega Nord): Parliamo di Tav dopo che il centro-destra della Sala Rossa aveva sollecitato fin dal 2006 un intervento del Consiglio comunale.
Noi vogliamo la Tav. Si tratta di un investimento importante per il Piemonte e l’Italia che deve tenere conto dei dati di impatto ambientale. Nessuno ha mai detto di non prendere in considerazione le idee provenienti dalla Valle.
Roberto Ravello (An – PdL): Il centro-destra in questi quattro anni di legislatura ha presentato diversi atti riguardanti la Tav. Non abbiamo mancato di sollecitare un confronto. Ma mentre il centro-destra ha sempre detto sì alla realizzazione della Tav, il centro-sinistra ha sempre detto nì, salvo poi svegliarsi a settanta giorni dalle elezioni.
Monica Cerutti (Sinistra Democratica): Riteniamo che le condizioni sulla Tav sono mutate rispetto al 2005. In questo senso sosteniamo il percorso realizzato dall’osservatorio provando a coinvolgere le popolazioni e le amministrazioni locali. Condividiamo le premesse dell’ordine del giorno del PD, ci asteniamo sull’adesione alla manifestazione del 24 gennaio, che rischia di creare confusione politica.
Mario Carossa (Lega Nord): Per aderire all’incontro del 24 gennaio chiediamo 3 cose: la sfiducia al presidente della comunità montana, nato dall’accordo con i NoTav; Mercedes Bresso dica che, in caso di vittoria alle prossime elezioni, non ci saranno nel suo governo, forze della sinistra radicale e infine la sfiducia all’assessore Eleonora Artesio. La Lega non voterà a favore però siamo per la Tav.
Domenico Gallo (Nuova sinistra per Torino): Vorrei ricordare che negli ultimi 10 anni, per 7 anni l’Italia è stata governata dal centro-destra. E questo governo ha perso tempo, è riuscito solo a mandare le Forze dell’Ordine a Venaus contro la popolazione locale. Quindi c’è una chiara responsabilità del Governo di centrodestra sui ritardi. La cosa più giusta era proporre un referendum tra le popolazioni della Val di Susa. Non parteciperò alla giornata del 24 gennaio perché ci saranno quelle forze politiche che non hanno fatto nulla per il lavoro, per il sociale e per il Mezzogiorno.
Stefano Lo Russo (PD): La politica discute da troppo tempo sulla Tav: in fondo non dimentichiamo che si sta ragionando su un treno (non sulla collocazione di una centrale termonucleare) che allevierebbe il gran traffico di mezzi pesanti e il conseguente inquinamento sulle nostre Alpi Occidentali. Se comunque voi del centro destra doveste votare no sarebbe difficile spiegare ai vostri elettori perché prima aderite ad un’iniziativa della società civile che va nel senso di accelerare i tempi di realizzazione dell’opera e poi, vi rifiutate di votare in quest’aula un documento di adesione all’iniziativa stessa.
Daniele Cantore( Forza Italia): quando ho letto l’ordine del giorno ho pensato che fosse completamente inutile: se è volto a legittimare l’Osservatorio non c’è n’è bisogno perché è gia stato legittimato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; se è volto a tutelare i cittadini valsusini c’è, appunto, l’Osservatorio.
Ho poi realizzato che è un documento che serve al Pd e che il partito dovrebbe far vedere ai suoi sindaci della Valsusa che non sostengono il progetto.
Inoltre, la manifestazione nasce da un’iniziativa dell’ Anci e vede onorevoli di entrambi gli schieramenti parteciparvi oppure, è una manifestazione del Pd.
Il problema è nelle vostre maggioranze in cui ci sono partiti che remano contro: è ora che facciate chiarezza.
Gioacchino Cuntrò (PD): Respingiamo le strumentalizzazioni, la politica del PD sulla TAV è chiara, abbiamo deplorato le posizioni di alcuni esponenti del partito valsusini. E’ strano che il centrodestra non voglia cogliere questa importante occasione di convergenza. A fronte dell’adesione di importanti esponenti del centrodestra alla manifestazione del Lingotto, anche i loro omologhi in Sala Rossa dovrebbe aderire con convinzione alla nostra proposta di ordine del giorno.
Maria Teresa Silvestrini (PRC): Oggi sentiamo in aula gli echi della campagna elettorale per la Regione. C’è un asse bipartsan per escludere la sinistra dal consesso politico, e con essa ogni voce della cittadinanza che sia fuori dal coro. Perché mai la Città dovrebbe aderire ad un’iniziativa politica o sociale? Un problema come l’Alta velocità richiederebbe e meriterebbe un dibattito più produttivo e un confronto meno strumentale.
Agostino Ghiglia (AN-PdL): Abbiamo voluto dare alcune indicazioni al centrosinistra: se non vengono raccolte, non possiamo aderire, anche se qualche esponente di centrodestra vi parteciperà, a quella che di fatto è una manifestazione promossa dal PD. Aspettiamo di vedere atti concreti, una politica non ambigua: il sindaco è sempre stato coerentemente a favore della TAV, ma la Bresso sta trattando per un accordo tecnico-politico con i comunisti che all’Alta Velocità si oppongono. Il governo ha deciso, la TAV va avanti, non sarà l’iniziativa del PD ad essere decisiva in questo senso.
Sulla questione della Tav è infine intervenuto il
sindaco Sergio Chiamparino: Ribadisco il mio convincimento sul carattere strategico della Tav. Sono uno dei promotori dell’iniziativa che si terrà domenica 24 gennaio, insieme ad esponenti di entrambi gli schieramenti. Ci sono state migliaia di adesioni, anche da parte del mondo sindacale e imprenditoriale. Ci saranno i partiti ma soprattutto sarà presente la società torinese e piemontese. Lo scopo della manifestazione è di sottrarre la Tav agli scossoni della quotidianità politica.
Successivamente, il Consiglio ha approvato una serie ulteriore di ordini del giorno sul tema dell’Alta velocità.
“Realizzazione della linea ad alta capacità Torino Lione” (6 luglio 2006, primo firmatario Agostino Ghiglia), che impegna sindaco e giunta verso il governo e la Regione Piemonte affinché vengano rispettate le richieste dell’Unione europea, ad attivarsi affinché vengano accelerati i tempi impedendo che vi sia una modifica del tunnel di base e a comunicare in dettaglio la “road map”, i tempi e le procedure relative alla realizzazione della TAV Torino Lione (con 29 sì, 7 contrari e 3 astenuti);
“Parere del Comune di Torino sulla realizzazione della linea ad alta capacità Torino-Lione” (14 luglio 2006, primo firmatario Antonello Angeleri),che invita sindaco e giunta ad attivarsi presso governo e Regione per evitare ogni possibile deviazione del corridoio 5 (con 27 favorevoli, 5 contrari, due astenuti);
“Questione TAV” (9 ottobre 2006, primo firmatario Rocco Buttiglione), che invita il sindaco ad esprimere in tutte le sedi istituzionali e al presidente del Consiglio dei ministri l’intenzione della Città di vedere realizzata la TAV (26 a favore, 5 contrari e 4 astenuti);
“Apprezzamento per la decisione di inserire la TAV al 3° punto del documento programmatico” (26 febbraio 2007, primo firmatario Michele Coppola), che esprime soddisfazione per l’inserimento della TAV al punto 3 del documento programmatico del governo Prodi (con 24 voti a favore, 6 contrari e 6 astenuti);
“TAV, si confermi la fiducia nel percorso tracciato dall’Osservatorio” (18 gennaio 2010, primo firmatario Francesco Salinas), che auspica la prosecuzione dei lavori dell’Osservatorio con la partecipazione dei sindaci dell’area interessata al fine di garantire il coinvolgimento dei rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni e il massimo beneficio per i territori attraversati dall’opera (con 24 voti a favore e 4 contrari).
A.A., L.C, T.DN, C.R. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 18 Gennaio 2010