Il 27 marzo alle ore 20.30 si spegneranno centinaia di città di 110 Paesi del mondo (88 l’anno scorso). Mancano quattro giorni all’Earth Hour – l’Ora della Terra, promosso dal Wwf: milioni di persone ai poli opposti del Pianeta, per il 4° anno consecutivo, spegneranno le luci per un’ora, per affermare con un semplice gesto che stili di vita all’insegna del risparmio energetico e dell’efficienza sono a portata di mano.
Tutti sono invitati a partecipare: cittadini, comunità, città grandi e piccole, aziende, istituzioni, per ricordare che vincere il riscaldamento globale è una sfida non procrastinabile. Anche Torino aderisce all’iniziativa e sabato prossimo spegnerà, dalle 20,30 alle 21,30, le luci decorative della Mole Antonelliana e della Basilica di Superga.
Torino è impegnata sul fronte della riduzione dei consumi e della produzione di CO2 su diversi fronti: dall’estensione del teleriscaldamento, all’utilizzo della trigenerazione e del fotovoltaico negli edifici pubblici, alla sostituzione dell’illuminazione pubblica con lampade a basso consumo.
“L’Ora della Terra dimostra che l’umanità è determinata a ottenere un mondo che azzeri le emissioni di CO2, alla base del riscaldamento globale – affermano gli organizzatori di WWF Italia - Riunisce la voce di città, comunità, imprese e singoli individui in un’azione positiva contro i cambiamenti climatici e l’adesione record di quest’anno è il segno che il mondo chiede ancora con forza ai governi un’azione concreta ed efficace per il clima”.
Per la prima volta spegneranno le luci, tra gli altri, il Madagascar, il Kossovo, il Nepal, l’Arabia Saudita, il Qatar, la Mongolia, la Cambogia, la Repubblica Ceca, la Giordania, il Paraguay, l’Ecuador e la Mauritania. Anche la Tokyo Tower, la Porta di Brandeburgo di Berlino, l’Hiroshima Peace Memorial e per la prima volta anche il Ponte sul Bosforo a Istanbul, che collega l’Asia all’Europa, resteranno al buio insieme a tutti i Paesi del G20.
Per informazioni: www.wwf.it/oradellaterra/
(mm)
Torino, 23 Marzo 2010