La finanziaria 2009 ha abolito il difensore civico nei comuni
“La nostra tristezza ed il nostro disagio nascono dal fatto che la difesa civica, quella comunale, vale a dire la più vicina ai cittadini, in Italia, nel dicembre 2009… è stata legislativamente abolita”.
Così, nella relazione annuale sull’attività, consegnata al presidente del Consiglio comunale, esprime il proprio rammarico Emilio Papa, difensore civico al Comune di Torino, per l’abolizione della figura del difensore civico cittadino, previsto dalla Legge finanziaria 2009.
Papa, a fine mandato e comunque non più rieleggibile, sostiene che la soppressione del difensore civico comunale, l’istituto al quale, secondo le statistiche, i cittadini hanno fatto maggiore ricorso rispetto a quelli provinciali e regionali, sia nata dalla volontà di ridurre la spesa ma, in realtà, la farà aumentare.
Trasferendo le competenze dei Difensori civici comunali ai difensori civici provinciali, occorrerà, secondo Papa, creare altri 75 uffici nelle province d’Italia (in tutto 110) che ancora non l’hanno istituito.
In merito all’attività svolta nel 2009, sono stati 406 gli interventi del difensore civico torinese che hanno riguardato comitati, associazioni e singoli cittadini su vari temi: la trasparenza e il diritto di accesso agli atti (3 casi), la polizia locale e le sanzioni amministrative (50), servizi di amministrazione, personale e anagrafe (40), attività produttive e commercio (5), sicurezza sociale (44), lavori pubblici (74), patrimonio sinistri e risarcimento danni (7), territorio e ambiente (35), tributi (16), servizi locali e trasporti (42), interventi vari (90).
Il testo completo della relazione
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 1 Marzo 2010