Contemperare la funzione della piazza come spazio pubblico aperto e la difesa delle sue peculiarità storico-artistiche: è questo lo scopo del provvedimento che la Giunta comunale ha approvato questa mattina, su proposta degli assessori Ilda Curti e Alessandro Altamura. Il varo di una disciplina organica della concessione delle aree cittadine “auliche” si è reso necessario con l’incremento delle richieste per manifestazioni nelle principali piazze cittadine: raduni, attività sportive, promozioni commerciali, iniziative politiche, sindacali, culturali e religiose. La nuova procedura permetterà di accompagnare e selezionare le richieste, individuare i promotori, offrire loro strumenti-guida per il corretto svolgimento dell’iniziativa e chiamare a una corresponsabilità i settori competenti dell’Amministrazione comunale.
Le trasformazioni avvenute nel corso degli ultimi 15 anni nel centro storico, dove le piazze e le vie più belle si sono trasformate in isole pedonali vissute dai torinesi come piacevoli luoghi d’incontro, e la diffusione della nuova immagine della città grazie soprattutto all’evento olimpico, hanno fatto crescere la richiesta degli spazi pubblici più scenografici per manifestazioni d’ogni livello. Già nel 2006 si era definito un iter per la domanda di utilizzo, con l’obbligo di allegare una documentazione utile a valutare l’impatto dell’iniziativa proposta. Ora però il numero di richieste crescente richiede una più attenta gestione.
Sono regolate dal nuovo provvedimento occupazioni che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: necessitino di autorizzazione di commercio e polizia amministrativa o prevedano l’utilizzo di una superficie superiore a 16 metri quadrati. I luoghi inseriti nell’elenco di “aree cittadine di particolare rilevanza” sono 25:
· piazza San Carlo;
· piazza Vittorio Veneto;
· piazza Carignano;
· piazza Castello;
· piazza Carlo Alberto;
· piazza Palazzo di Città;
· piazza Carlo Felice;
· piazza CLN;
· piazza Statuto;
· via Cesare Battisti;
· via Garibaldi;
· via Lagrange;
· via Accademia delle Scienze
· via Montebello (tratto pedonale)
· via Po;
· via Roma;
· via Montebello (tratto pedonale)
· via Sant’Ottavio (tratto pedonale)
· viale 1° Maggio;
· viale dei Partigiani;
· Largo IV Marzo
· Parco del Valentino;
· Parco Carrara (Pellerina);
· Parco Cavalieri di Vittorio Veneto (Piazza d’Armi);
· Parco Ruffini.
Se le manifestazioni riguardano uno di questi spazi e hanno come minimo una delle due caratteristiche indicate, i proponenti dovranno presentare un progetto di massima almeno un mese prima della data richiesta, accompagnato da una nota di assenso dell’assessore competente sull’iniziativa; senza questi requisiti, non sarà avviato l’iter per la concessione di suolo pubblico. Il passo successivo sarà la necessaria concessione del patrocinio della Città attraverso una deliberazione della Giunta presentata dall’assessore competente in materia.
Per le principali piazze cittadine, San Carlo, Castello e Carignano, è prevista una preventiva analisi dei settori competenti in materia di arredo e decoro urbano e di promozione della città. Le manifestazioni a carattere commerciale e promozionale si possono tenere soltanto nelle vie Garibaldi, Battisti, Lagrange e Montebello e nelle piazze Vittorio Veneto e Carlo Alberto.
Sono vietati palloni e mongolfiere, gruppi elettrogeni a motore a scoppio, veicoli d’ogni genere attrezzati come veicoli promozionali o usati come palchi o vetrine espositive. Possono invece essere utilizzati mezzi con schermi giganti e antenne di trasmissione video; via libera anche alle auto o moto d’epoca, esposte su pedana.
La posa di guide e tappeti deve rispettare l’immagine complessiva della piazza e gli impianti tecnici devono rispettare non soltanto le norme di sicurezza ma anche l’immagine del luogo, riducendo al minimo l’impatto visivo. Le prove di eventuali concerti devono rispettare le norme sull’inquinamento acustico e non possono iniziare prima delle ore 14.
L’area deve essere riconsegnata entro 36 ore dall’evento libera e nelle sue condizioni iniziali. Il controllo del Comune, se evidenzierà gravi violazioni o danni, potrebbe sospendere per un anno la concessione di aree cittadine al gestore inadempiente. Già in fase di istruttoria, comunque, il Comune può richiedere un deposito cauzionale di garanzia o una polizza assicurativa.
Eventuali deroghe, per manifestazioni di interesse generale e di rilievo nazionale e internazionale, possono essere prese in esame e approvate dalla Giunta.
(mm)
Torino, 16 Febbraio 2010