La Sala Rossa ha approvato, questo pomeriggio, la nuova organizzazione della fornitura di servizi domiciliari sociali e socio-sanitari, dopo un periodo di sperimentazione.
Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore ai Servizi Sociali, Marco Borgione, che ha sottolineato come la riorganizzazione riguardi una popolazione di circa diecimila persone.
La delibera ha recepito quanto indicato dal provvedimento regionale del 6 aprile 2009 n. 39 – 11190 che istituisce, tra l’altro, un contributo economico a sostegno della domiciliarità per la lungoassistenza di anziani non autosufficienti.
La legge regionale prevede che ASL ed Enti gestori delle funzioni socioassistenziali raggiungano accordi in materia di recepimento del provvedimento della Regione e di utilizzo delle somme stanziate dal fondo nazionale che, per quanto riguarda la Città di Torino, ammontano ad euro 4.637.717, comprensive sia della quota sanitaria sia di quella sociale.
Nella delibera approvata dal Consiglio, sono stati introdotti alcuni correttivi rispetto al provvedimento regionale: in particolare si introducono modifiche che prevedono l’utilizzo di personale dipendente dall’Amministrazione comunale in situazioni di fragilità che richiedano osservazioni particolari; gli operatori socio sanitari insieme a commissioni valutative redigeranno le proposte di rinnovo dei Piani Assistenziali Individualizzati (Pai) e dovranno pronunciarsi sulla contemporaneità con altri progetti.
La delibera conferma, per anziani autosufficienti, disabili e minori, i massimali stabiliti in provvedimenti precedenti. In questi casi, l’indennità di accompagnamento, se presente, non verrà detratta dalla quota sociale, anche se potrà concorrere come risorsa aggiuntiva alla redazione del Pai.
Le prestazioni domiciliari potranno essere erogate anche ad adulti disabili in affidamento residenziale o a minori anch’essi in affidamento residenziale.
In relazione ai criteri di accesso alle prestazioni ed alla partecipazione da parte degli utenti al costo dei servizi, la Città ha deciso di adottare la franchigia di 592 euro, prevista dalla deliberazione regionale e di mantenere la franchigia di 400 euro in relazione alle spese per la casa.
Resterà il sistema attuale che prevede franchigie con soglia fissa relative ai beni mobili e immobili ma saranno introdotte deroghe per situazioni particolari.
Nel corso del dibattito sono intervenuti Maria Teresa Silvestrini (Rifondazione comunista), Domenica Genisio, Lucia Centillo, Andrea Giorgis (Partito democratico), Monica Cerutti (Sinistra democratica) e Mimmo Gallo (Nuova sinistra per Torino).
La delibera è stata approvata con 27 voti a favore, 4 astenuti.
Insieme alla delibera è stata approvata una mozione di accompagnamento (prima firmataria Maria Teresa Silvestrini) che impegna a verificare il sistema delle prestazioni domiciliari sia attraverso il monitoraggio previsto dalla legge regionale, sia attraverso il Tavolo misto, con le associazioni. Previsti anche interventi per garantire l'informazione sulle cure domiciliari e per snellire le procedure burocratiche.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 30 Novembre 2009