Sono trecentoventi gli edifici torinesi utilizzati per oltre 462 attività scolastiche (nidi, scuole materne, primarie e secondarie di primo grado) la cui manutenzione viene garantita dalla Città di Torino. Negli ultimi dieci anni l’amministrazione comunale ha speso complessivamente 244 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e messa a norma.
La scorsa estate è stata dedicata ad una verifica sulla staticità degli stabili, esame che ha dato indicazioni rassicuranti su principali fattori di rischio, ma contemporaneamente ha indicato la necessità di ampliare gli investimenti per la manutenzione delle scuole torinesi.
Gli assessori Beppe Borgogno e Gianguido Passoni hanno perciò preparato un nuovo programma triennale (2010-2012), che passerà in Giunta domani, di interventi per gli edifici aggiungendo al capitolo di spesa (18 milioni di euro) sulla sicurezza ben altri 15 milioni di euro.
“Un intervento – afferma Borgogno - necessario per adattarsi alle nuove normative igienico-sanitarie e alla messa in sicurezza delle scuole torinesi. Dopo numerosi incontri con ASL e Vigili del Fuoco abbiamo previsto di aumentare la spesa, anche alla luce della riforma Gelmini che stabilisce un numero illimitato di alunni per classe”.
“La Città di Torino – continua Borgogno - ha tra le sue priorità la sicurezza dei bambini e sta sempre attenta alle dinamiche di vita dei piccoli cittadini. Solo poche settimane fa la divisione servizi educativi è stata premiata a livello nazionale con il “Premio Ecosistema del bambino 2009” sulle buone pratiche per l’infanzia e l’ambiente”.
“Gli interventi di manutenzione straordinaria- dichiara Giambattista Quirico, direttore dei Lavori Pubblici - riguarderanno riparazioni e sostituzioni di recinzioni e cancelli delle aree esterne, sostituzioni delle pavimentazioni interne, controsoffitti, impermeabilizzazioni e altri ancora.
“Gli uffici del settore edilizia scolastica – continua Quirico - stanno inoltre elaborando nuovi metodi di intervento, per prendere in esame ogni singola scuola agendo contemporaneamente sulle varie problematiche da affrontare, in modo tale da non dovere intervenire più volte nelle diverse situazioni e per abbreviare i tempi di durata dei cantieri”.(G.Str.)
Torino, 23 Novembre 2009