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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DEI BAMBINI: PROTEZIONE, PROMOZIONE E PARTECIPAZIONE - L’IMPEGNO DELLA CITTA’ PER PREPARARE I GIOVANI A VIVERE IN UNA SOCIETA’ DEMOCRATICA E MULTICULTURALE

La Convenzione internazionale sui diritti dei bambini e delle bambine è tra tutte le Convenzioni quella che è stata sottoscritta dal più alto numero di Stati (190 Stati, esclusi USA e Somalia) e implica obblighi precisi da parte degli Stati che l’hanno sottoscritta, impegni che si traducono in leggi che il Comune di Torino ha sempre cercato di ottemperare avendo come principio guida il superiore interesse dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze.

“La ‘dichiarazione’ – precisa Marco Borgione , assessore ai servizi sociali - segna una radicale trasformazione del modo di considerare i bambini e i ragazzi, intesi non più soltanto come “oggetti di tutela” da parte degli adulti, ma anche “soggetti di diritti”, anche di natura soggettiva. La linea d’indirizzo che ispira l’azione della Convenzione è rappresentata dalle “tre P”: Protezione, Promozione, Partecipazione”.”

In particolare accanto agli interventi volti a proteggere i bambini e i ragazzi da condizioni di pericolo e di difficoltà, e accanto alla promozione di tutte le attività che creano nella vita quotidiana le condizioni generali affinché i diritti enunciati possano essere correttamente e ampliamente implementati, la Convenzione ha introdotto con forza il principio della piena partecipazione dei minori alla vita pubblica e alle scelte che li riguardano.

“L’impegno istituzionale – ricorda Borgione - non può, quindi, risultare effettivamente efficace se non si costruisce al contempo una cultura dei diritti, e dei doveri conseguenti, che sia diffusa tra tutti i cittadini. I diritti riconosciuti ai minori chiamano in causa tutto il mondo adulto nel suo complesso”.

“Nel ventennale della Dichiarazione di New York la Città di Torino – dichiara Beppe Borgogno, assessore alle risorse educative- desidera porre attenzione e ribadire i principi enunciati nel 1989 attraverso una duplice riflessione, da un lato verificare ciò che le istituzioni hanno realizzato e realizzano per garantire i Diritti dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e dall’altro valorizzare la centralità degli stessi all’interno del processo che realizza la costruzione di sé come cittadini attivi, partecipi della vita sociale.
Siamo consapevoli- aggiunge Borgogno- che l'educazione ai diritti umani costituisce un aspetto importante per preparare i giovani a vivere in una società democratica e multiculturale”.

Come già sperimentato nel processo di costruzione del Piano Regolatore Sociale con le Organizzazioni cittadine, la Città di Torino intende attuare un progetto di ricerca-azione, che coinvolga direttamente minori, giovani e loro familiari attraverso incontri e interviste per: esplorare la natura, le dimensioni, le caratteristiche dei problemi, delle difficoltà e le fragilità dei protagonisti approfondire e comprendere la percezione che i bambini/e e i giovani hanno dei loro diritti e del modo con il quale gli adulti vi provvedono.

“Il 2010 sarà un anno importante su questi temi – ricorda Beppe Borgogno - infatti saranno 12 mesi dedicati ai giovani. Febbraio sarà ricco di iniziative intorno al tema “Le mie lingue”, che si richiama al diritto per le minoranze etniche di conservare la propria lingua ma anche al diritto di tutti i bambini alle proprie radici, al gioco e all’interazione tra pari e a fruire di una letteratura per l’infanzia e una produzione culturale adatta e non rispondente solo a logiche di mercato. A marzo inoltre si terrà a Torino il Convegno nazionale sui nidi che avrà come oggetto proprio il tema dei diritti Il titolo sarà infatti “C’era una stella che danzava e sotto quella sono nato; I diritti dei bambini e delle bambine”. (G.Str.)

Torino, 19 Novembre 2009


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