Si apre a Torino giovedì 12 novembre, per terminare sabato 21 con un’asta benefica, la Biennale internazionale Arte Plurale. Si tratta della dodicesima edizione - frutto del lavoro coordinato dalla Direzione Servizi Sociali del Comune - della prestigiosa rassegna di pitture, sculture, installazioni, fotografie, video e altri manufatti realizzati da coppie o gruppi di artisti, studenti e persone con disabilità o disagio psichico, all’interno di istituzioni scolastiche,servizi diurni e servizi educativi museali nel capoluogo piemontese e di altre città italiane e straniere. Si svolge in tre diverse sedi prestigiose, all’interno del perimetro del Parco del Valentino: il palazzo della Promotrice delle Belle Arti, la sala colonne della Facoltà di Architettura e il Borgo Medievale.
La rassegna, nata nel 1993 - presentando complessivamente oltre mille opere molte delle quali nulla hanno da invidiare a quelle di firme di maestri noti - è un fertile esempio di come il linguaggio universale della creatività abbatta le barriere,vinca le diffidenze e trovi sbocco nel mercato dell’arte. In questo contesto l’espressività dell’arte è un passepartout per vincere il pregiudizio dell’handicap e scrollare via lo stigma della diversità.
In Italia diverse esperienze hanno dimostrato nel tempo la carica feconda e riabilitativa dell’arte, nonché la straordinaria bellezza della produzione di artisti “irregolari”: dalla Tinaia di Firenze, negli anni ’50 al laboratorio di arti visive creato a Milano nell’87 da Pasquale Campanella o il festival delle abilità differenti che viene organizzato a Carpi.
L’iniziativa torinese aveva esordita dall’incontro produttivo dell’Università della Terza Età con i laboratori dei servizi dell’Amministrazione comunale e della Provincia di Torino. Nel corso degli anni è cresciuta sorretta dalla spinta di artisti ed educatori, con il riconoscimento di musei e rilevanti istituzioni culturali.
Sono più di un migliaio le persone coinvolte tra artisti e collaboratori in questa edizione, con 194 opere. Vi partecipano direttamente i musei torinesi – dalla Gam al Castello di Rivoli, dal Parco d’Arte vivente alle Fondazioni Sandretto, Merz, Pistoletto e il Kunstmuseum di Bonn. Le opere provengono da diverse regioni italiane, da alcuni Paesi europei ed extraeuropei, dal Burkina Faso, dall'Ucraina, Belgio e dalla Bulgaria. Le giornate della Biennale saranno scandite da laboratori, concerti (suggestivo quello dell’Orchestra Invisibile composta da percussionisti affetti da autismo), rappresentazioni teatrali, visite guidate, una rassegna cinematografica e un convegno al quale parteciperanno esperti nazionali e stranieri. Tra gli ospiti l'artista Michelangelo Pistoletto, la più importante storica italiana dell'arte irregolare Bianca Tosatti, il filosofo Evgen Bavcar. Proprio questa riflessione consentirà di porre a confronto diverse esperienze emergenti sia all’interno delle pratiche dell’arte pubblica, sia delle prassi educative e terapeutiche.
Sarà possibile, acquistare nel bookshop prodotti artigianali e artistici, realizzati da persone diversamente abili. La Biennale si concluderà con una vendita all’incanto delle opere sabato 21 novembre alle 15.
La preview per i giornalisti si svolgerà venerdì 13 novembre alle 12 alla Promotrice delle Belle Arti, in viale Balsamo Crivelli, 11 alla presenza della curatrice della Biennale e degli assessori Angela Migliasso per la Regione, Anna Maria Bidoia in rappresentanza dell’assessore Mariangela Pugliesi per la Provincia, Marco Borgione per il Comune. L’Assessore Fiorenzo Alfieri porterà i suoi saluti al mattino al Convegno insieme al direttore della Divisione Servizi Sociale e Rapporti con le Aziende Sanitarie del Comune di Torino Monica Lo Cascio.
(gf)
Torino, 9 Novembre 2009