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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


“ISTITUIRE UN TAVOLO DI CRISI PER LA SCUOLA”

“La recente riforma della scuola cancella posti di lavoro, riduce la qualità dell’offerta formativa e scarica sulle famiglie disagi e costi aggiuntivi”. Per questo, ha spiegato l’assessore Beppe Borgogno durante un incontro con la commissione Istruzione, “la Città rilancia la proposta di un tavolo di monitoraggio e di crisi che possa raccogliere tutti i soggetti interessati: Direzione scolastica regionale e provinciale in primo luogo, cui spetta l’attivazione del tavolo. Una proposta già avanzata a giugno e che oggi è diventata ancora più urgente”.

In questa situazione, ha voluto sottolineare l’assessore, la Città manterrà tutti i suoi impegni, a partire dai circa quattro milioni di euro per gli insegnanti di sostegno nella scuola statale.

Inoltre – “senza per questo pensare di sostituire ciò che altri hanno tolto”, ha precisato Borgogno – si valuterà da parte di Palazzo Civico la possibilità di eventuali forme di sostegno laddove il disagio per le famiglie fosse particolarmente grave. Una serie di incontri sono già previsti con sindacati, dirigenti scolastici, organizzazioni dei genitori. “Le conseguenze negative della riforma si approfondiranno ancora di più negli anni a venire”, secondo Borgogno.

Raccogliendo la proposta avanzata dal consigliere Gavino Olmeo, il presidente della commissione Luca Cassiani, ha annunciato che chiederà alla Conferenza dei capigruppo la convocazione per i primi giorni di ottobre di una seduta straordinaria del Consiglio comunale sulla situazione del sistema scolastico cittadino di fronte alla riforma.

Nel corso dello stesso incontro, Borgogno ha voluto chiarire in commissione la vicenda dei corsi di lingua straniera per le insegnanti delle scuole materne comunali, spiegando: “Non si tratta di obbligare il personale ad imparare lingue straniere per comunicare con i bambini di origine araba o cinese. Vogliamo formare 200 maestre affinché possano insegnare i rudimenti di una seconda lingua - oltre all’italiano, che resta ovviamente la lingua principale - ai bambini, sia italiani che stranieri, dell’ultimo anno di scuola materna, come strumento pedagogico e di integrazione. Inglese, francese, forse tedesco; oltre a queste lingue potrebbero essercene altre”.

Un progetto innovativo, ha ribadito l’assessore, che potrebbe puntare ad ottenere l’appoggio finanziario di altri soggetti, quali le fondazioni bancarie: quando sarà meglio delineato, ha concluso Borgogno, verrà presentato in commissione.

Infine, altro argomento toccato nel corso della riunione è stato quello del “dimensionamento scolastico”. L’assessore ha dichiarato che non verrà chiusa nessuna scuola. Si tratta, ha precisato, di una proposta - fatta in base a parametri indicati dalla Regione per le autonomie scolastiche con meno di 500 allievi iscritti - che mira a ridurre da 73 a 71 le autonomie scolastiche sul territorio cittadino, con accorpamenti di funzioni amministrative che riguarderebbero alcuni istituti delle Circoscrizioni 3, 5 e 9. Riunioni con Circoscrizioni, genitori e sindacati sono in via di svolgimento.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Torino, 4 Settembre 2009


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