La Giunta comunale, su proposta dell’Assessore Alessandro Altamura, ha deliberato nella seduta odierna di sopprimere il servizio di pubblica pesatura e, contestualmente, di abrogare il relativo regolamento per l’esercizio del peso pubblico (Del. n. 2009 04990/058).
Negli anni questo servizio (una volta dislocato in vari punti della città, – oggi inattivo presso il mercato all’ingrosso del pesce di corso Ferrara), ha registrato un costo di gestione con segno negativo, così come si deduce dalla tabella seguente; per questo l’Amministrazione ha deciso di abolire tale servizio, anche perché non sussistono obiettive ragioni di larga socialità che possano in qualche modo giustificarlo.
ANNO PROVENTI SPESE SALDO DI GESTIONE
2003 3.843,73 7.845,00 - 4.001,27
2004 4.264,55 7.845,00 - 3.580,45
2005 5.228,84 16.102,00 - 10.873,16
2006 3.218,83 12.062,00 - 8.843,17
2007 1.828,83 15.045,00 - 13.216,17
Ad oggi gli introiti derivati dal fatturato 2008 del servizio risultano essere euro 1642,17.
Inoltre, la decisione della Giunta è confortata da una normativa nazionale (Testo Unico per la Finanza locale – Regio Decreto 14 settembre 1931, n.1175) che dà la facoltà, ma non obbliga, i Comuni ad istituire il servizio di peso.
La diminuzione delle entrate è soprattutto, derivante dal fatto che l’utenza preferisce rivolgersi al servizio di Peso dei Comuni limitrofi, o presso impianti di gestione privata che, a quanto pare, applicano tariffe molto più economiche.
Esiste infatti, presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino, un ruolo cui devono essere iscritti i soggetti esercenti personalmente e direttamente la stima e la pesa pubblica, abilitati a rilasciare al committente idonea certificazione della stima quantitativa effettuata. Gli iscritti a tale ruolo hanno l’obbligo di comunicare alla Camera di Commercio il nome e la residenza dei loro eventuali dipendenti e di esporre all’esterno del locale ove svolgono l’attività una targa con la dicitura “Pubblico stimatore o pubblico pesatore autorizzato dalla CCIAA”. (ra.g)
Torino, 4 Agosto 2009