Aree e immobili comunali saranno concessi per trent’anni gratuitamente ai privati che - scelti tra i partecipanti ad un bando ad hoc - realizzeranno e gestiranno residenze collettive. A proporlo è la Giunta che ha trasmesso oggi la relativa delibera al Consiglio comunale.
Gli edifici in programma consentiranno di sperimentare nuove forme di cohousing rivolto a giovani e meno giovani, singoli o con figli minori, che cerchino una sistemazione abitativa - anche solo temporanea - in una fase di passaggio della loro vita. Piccole unità di una camera con bagno e altre, con un soggiorno in comune, dove più coinquilini vivranno insieme per un periodo massimo di diciotto mesi.
Tra i beneficiari di queste nuove strutture anche persone che stanno superando un momento difficile della loro vita: una separazione, un lavoro fuori sede. Per riorganizzarsi c’è bisogno di tempo: un alloggio, piccolo e in coabitazione, ma a tariffe calmierate, può aiutare a rimettersi in corsa.
Le residenze per le quali la Città di Torino ha ricevuto un finanziamento di 3milioni e 800mila euro dalla Regione Piemonte, nell'ambito del "Programma per il Social Housing", saranno cinque: in via Somalia, via Zandonai, via Paganini 30, corso Vercelli e strada del Meisino 55/9. Una sesta, sempre finanziata dalla Regione, sarà realizzata in via Cottolengo 26 dalla cooperativa Di Vittorio e dall’Opera Barolo.
Con la cessione a titolo gratuito delle aree e degli immobili individuati si intende incentivarne la costruzione e renderla più sostenibile economicamente. Una volta avuto il via libera dalla Sala Rossa sarà un apposito bando predisposto dalla Giunta a individuare i requisiti soggettivi degli operatori partecipanti, determinare le caratteristiche tecniche degli edifici in progetto, le procedure per l’erogazione dei finanziamento pubblico. Costruire case più efficienti dal punto di vista energetico e proporre migliori tariffe d’affitto, così come predisporre servizi per il quartiere oppure offrire posti di lavoro ai residenti nella zona saranno tra i criteri valutati nella scelta di chi realizzerà e gestirà le residenze.
(pm)
Torino, 28 Luglio 2009