La Giunta comunale nella seduta odierna ha deliberato l'avvio di lavori urgenti nella Caserma Lamarmora di via Asti destinata ad ospitare i profughi provenienti da aree di conflitto e di grave destabilizzazione socio economica dell'Africa e quindi soggetti a protezione internazionale - insediati abusivamente presso l’immobile privato ex clinica San Paolo. Una situazione che, nell’ultimo periodo, è stata motivo di manifestazioni di insofferenza da parte dei cittadini per le condizioni igieniche e di ordine pubblico che sono venute a crearsi negli isolati limitrofi.
Il Prefetto di Torino Paolo Padoin, che con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri ha ricevuto la nomina di Commissario delegato alla realizzazione di tutti gli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza nel territorio della regione Piemonte e ha la titolarità in materia di mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico presso i grandi centri abitati, ha individuato come più adatta, tra le possibili sedi pubbliche a disposizione su base regionale, proprio una porzione del dismesso edificio militare di via Asti – Corpo D, per ospitare per un periodo transitorio di 6-8 mesi una parte dei profughi attualmente in corso Peschiera.
Tuttavia, vista l’impossibilità per mancanza di fondi da parte del soggetto istituzionalmente competente, il Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche, a eseguire i lavori, il Prefetto ha chiesto alla Città di farsi carico – in via d’urgenza e di anticipazione – della riconversione e del riadattamento degli spazi.
Il Sindaco, accettando la richiesta, nell’ottica di una totale sinergia e collaborazione tra Enti pubblici e Aziende compartecipate, ha coinvolto nell’operazione le Società IRIDE Servizi S.p.A. e SMAT S.p.A. per le rispettive competenze.
La spesa relativa agli interventi, anticipata dal Comune, è di circa 160mila euro, IVA compresa, così ripartita: 48 mila euro per opere edili, 94 mila euro per impianti elettrici e 18 mila euro per impianti termici.
L’Amministrazione, viste le intese intercorse, provvederà a richiedere il rimborso alla Prefettura, secondo le modalità concordate, a consuntivo dei lavori effettuati (stimati in 20 giorni).
Torino, 21 Luglio 2009