Su proposta dell’Assessore Alessandro Altamura, la Giunta comunale nella seduta odierna, ha deliberato la sospensione dei termini per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura ed al trasferimento degli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande.
In base alla legge regionale n.38 del 2006 la Regione Piemonte avrebbe dovuto indicare i criteri che disciplinano la programmazione degli insediamenti dei pubblici esercizi, entro il 30 giugno 2008.
In assenza di tale provvedimento i comuni hanno continuato a definire i criteri di insediamento dei pubblici esercizi sulla base dei contingenti stabiliti in base ai criteri della Legge 25 gennaio 1996, n. 25, art. 2.
Ma, la definizione delle regole per l’insediamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande effettuato sulla base di parametri numerici, è stata ritenuta illegittima da una recente pronuncia del Consiglio di Stato del 5 maggio 2009 n. 2808, in base alla quale i criteri previsti dalla legge 248/06 art. 3 si applicano non solo alla disciplina generale del commercio di cui al D.lgs 114/98 ma anche al settore specifico della somministrazione di alimenti e bevande. Per contro la sentenza del Consiglio di Stato conferma altresì che i limiti cui può essere assoggettata l’apertura degli esercizi pubblici debbano essere collegati sì al principio di libera iniziativa economica, posto che questa non sia in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana (art. 41 c. 2 Costituzione).
L’assessorato al Commercio, Turismo, Attività Produttive e Marketing Urbano, pur in assenza dei criteri regionali sugli insediamenti degli esercizi pubblici, ha avviato una serie d’incontri con le Associazioni di Categoria degli operatori, al fine di definire criteri e procedure conformi alle disposizioni della legge 248/06 art. 3.
Sulla base delle valutazioni effettuate, di concerto con le associazioni di categoria, sono stati definiti i requisiti imprescindibili che gli esercizi e gli operatori debbano avere per poter operare. Così, ad esempio, devono essere rispettati i requisiti morali e professionali; i locali in cui s’intende esercitare l’attività devono essere conformi alla destinazione d’uso ed ai requisiti edilizi; e ancora, che vengano messi in atto tutti quegli accorgimenti atti a garantire la vivibilità del territorio urbano (servizio d’ordine esterno al locale, attività di sensibilizzazione svolta nei confronti dei consumatori mediante riproduzione e distribuzione delle norme del Regolamento di Polizia urbana). Inoltre, tali attività devono assicurare il periodo di apertura obbligatoria estiva almeno nei primi due anni di esercizio, nonché attenersi alle modalità di smaltimento dei rifiuti.
In conclusione, in attesa dell’approvazione dei criteri di programmazione sull’insediamento degli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, tutte le domande di apertura o trasferimento pervenute dopo la data di approvazione di questo provvedimento, saranno sospese sino alla data di approvazione dei nuovi criteri e comunque non oltre il 30 novembre 2009. (ra.g)
Torino, 21 Luglio 2009