La Comunità peruviana del Piemonte torna a festeggiare l’indipendenza dalla Spagna del Perù conseguita 188 anni fa, il 28 luglio 1821. Sarà, come già l’anno scorso quando gli stand allestiti dalle associazioni dei peruviani immigrati in Piemonte furono assediati da oltre 5mila persone, una giornata speciale all’insegna della cultura e delle tradizioni del paese sudamericano: danze, musica, letture poetiche, degustazioni enogastronomiche per tutti in piazza Vittorio.
La festa si terrà domenica 26 luglio per tutto l’arco della giornata, dalle 10 alle 21.
Ore 11
Il saluto delle autorità apre la festa a Palazzo civico, cui partecipa anche il console generale del Perù a Torino, Rosa Liliana Gomez Cardenas de Weston.
Ore 10-21
In piazza Vittorio, diversi punti di vendita di prodotti enogastronomici tipici del Perù: si potranno gustare i piatti della tradizione locale, dove regna incontrastata la patata: la paparellena, una patata ripiena; l’aji de gallina, un pollo con salsa e patate, la causa, patate e tonno; il seco de res, dove la patata si accompagna al manzo bollito. Poi, il cabrito (capretto bollito con riso),il recoto relleno (peperoncino piccante ripieno di carne. E infine i dolci: arroz con leche (riso con latte), alfajores (dolce di farina con crema di latte), torta helada, mazamorra limeña (di farina di mais “moro”, una delle tante varietà di mais presenti in Perù), innaffiati da vino peruviano, chicha morada (bibita tratta dallo stesso mais “morato”) e pisco sour (cocktail con pisco - una grappa di vino -, bianco d’uovo, zucchero e limone).
Ore 12
Nella chiesa di San Domenico si celebra la messa della comunità.
Ore 13
Al termine della messa, la comunità si sposta in sfilata sino a piazza Vittorio, passando per via Po. Sarà un corteo molto colorato e allegro, con danze e musiche tradizionali.
Ore 13.30
In piazza Vittorio si terrà la Cerimonia ufficiale, con alzabandiera, esecuzione degli inni nazionali e saluto del console generale del Perù a Torino e dell’assessore Marta Levi.
Ore 14-21
Comincia la festa musicale, animata dai gruppi nati nella nostra città, espressione di 30 associazioni culturali. La musica e la danza riflettono le tre anime del paese: la costa, le Ande e la foresta. Tre anime profondamente differenti, ciascuna con le sue tradizioni. Tra i balli proposti, la “marinera”, ispirata al movimento delle onde. Con la musica, la poesia: si leggeranno alcuni passi dei poemi di Cesar Vallejo, il massimo poeta e scrittore del paese.
Sempre in piazza Vittorio, 25 gazebo informativi delle associazioni, degli imprenditori peruviani (molto numerosi in città), di artisti; alcuni sono dedicati alla conoscenza del paese andino con video e mostre fotografiche.
(pm)
Torino, 21 Luglio 2009