In risposta all’articolo apparso su un quotidiano cittadino, riguardante la raccolta di firme promossa dal presidente della Circoscrizione 1 per richiedere che prima della sanzione per le infrazioni commesse (in particolare la sosta) venga posto sul parabrezza un “avviso di cortesia”, il comandante della Polizia Municipale Mauro Famigli precisa:
“Come ho avuto modo di scrivere al presidente Guerrini per gli operatori della Polizia Municipale l’accertamento delle violazioni al Codice della Strada rientra tra i doveri d’ufficio ed è procedura obbligatoria disciplinata dallo stesso codice.
Se l’agente rilasciasse un avviso, invece del verbale, si collocherebbe in una situazione di omissione di atti di accertamento che sono obbligatori per legge. Un’attività di informazione di cortesia di questo genere potrebbe essere svolta, ma da altro personale che non abbia questa qualifica.”
“Aggiungo che il richiamo ai ‘vigili avvoltoi’ non trova molto fondamento nella realtà, poiché le sanzioni tra il 2004 ed il 2008 sono scese da 448.756 a 351.192”.
“Sarebbe preferibile”, ha commentato l’Assessore Borgogno, “che non si mescolassero i compiti istituzionali con le pur legittime e comprensibili esigenze connesse alla campagna elettorale”. (e.v.)
Torino, 25 Maggio 2009