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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2009


IRIDE ED ENIA VERSO LA FUSIONE

Il Consiglio comunale di Torino ha approvato oggi gli atti necessari affinché si possa procedere alla fusione per incorporazione della società Enìa spa in Iride spa.

La deliberazione è stata approvata dalla Sala Rossa con 20 voti favorevoli (Sindaco, Partito Democratico, Moderati), 8 contrari (Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sinistra Democratica) e 3 astenuti (Gruppo Comunista, Sinistra Democratica). Non hanno partecipato al voto 7 consiglieri (Forza Italia PDL, Alleanza Nazionale PDL, Lega Nord). Non presenti in aula: UDC, La Destra, Gruppo Misto di Maggioranza.

Enìa, società multiutility nata dalle ex municipalizzate di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, potrà quindi confluire in Iride, società per azioni nata dalla fusione delle due ex aziende elettriche municipalizzate AEM e AMGA e controllata dai Comuni di Torino e Genova.

L'integrazione tra i due gruppi industriali porterà alla nascita di un nuovo soggetto che avrà un ruolo di rilievo nel settore delle utilities, con oltre 1,7 milioni di clienti serviti nel settore energetico e oltre 2,3 milioni di abitanti serviti nel ciclo idrico e ambientale.

La nuova entità avrà un portafoglio multibusiness caratterizzato da un'importante presenza in tutte le filiere industriali (energia elettrica, gas, idrico, ambiente, co-generazione, teleriscaldamento ed energie rinnovabili) e da un buon bilanciamento dei margini tra attività libere (40%) ed attività regolate (60%).

La sede legale della nuova società che nascerà dalla fusione sarà a Reggio Emilia. Sono previste sedi operative a Torino, Genova, Parma e Piacenza.

Con riguardo allo Statuto della società post-fusione, un emendamento approvato dalla Sala Rossa contestualmente alla deliberazione, dà mandato al sindaco di Torino o a un suo delegato di “compiere, previo accordo con gli altri Soci pubblici, ogni atto necessario per l’attuazione della modificazione secondo il seguente testo: il capitale sociale della società deve essere detenuto in maniera rilevante e comunque non inferiore al 51% da Soggetti Pubblici”.

Un altro emendamento prende atto che la Città di Torino non intende avvalersi della nuova società per quanto riguarda la fornitura di acqua e servizi idrici.

Il Consiglio non ha concesso l’immediata esecutività della deliberazione sulla fusione (sarà pubblicata all’Albo Pretorio il 1° maggio, per poi entrare in vigore 11 giorni dopo).

E’ stata invece approvata una mozione di accompagnamento (primo firmatario Monica Cerutti) che impegna Sindaco e assessori competenti a garantire l’autonomia della società SMAT rispetto al nuovo soggetto post-fusione. Il documento chiede inoltre che la nuova società sviluppi la ricerca e la progettazione di fonti energetiche rinnovabili, non partecipi a programmi di sviluppo e progettazioni di impianti elettronucleari e coinvolga il Consiglio comunale nella definizione degli indirizzi strategici.

Domani giovedì 30 aprile alle ore 17.00, l’assemblea degli azionisti del gruppo Iride spa sarà chiamata per deliberare in seduta straordinaria sul progetto di fusione per integrazione di Enìa in Iride, su proposta della Finanziaria Sviluppo Utilities srl (FSU) che controlla Iride.

(M.Q.) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 29 Aprile 2009


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