Già dal prossimo giugno i torinesi potranno sposarsi civilmente anche nelle sale di Palazzo Madama e nella Mole Antonelliana. Questa è stata la decisione della Giunta municipale durante la riunione di oggi. Proposta dall’Assessore ai Servizi Civici, Michele Dell’Utri, la delibera (n. 2009/01320/014) ha preso in considerazione le richieste delle tante coppie che vorrebbero celebrare il proprio matrimonio a Torino, ma in spazi diversi da quelli tradizionalmente deputati a questo scopo, ad esempio sedi di particolare pregio artistico, storico e culturale della Città.
“L’idea, condivisa da molti, - sottolinea l’Assessore Michele Dell’Utri - è che i musei e i palazzi storici oltre a essere luoghi di conservazione, siano anche spazi di socializzazione e di emozione per far sì che la memoria non sia solo una cristallizzazione del passato, ma una realtà che interagisce nel presente di ogni cittadino”. La celebrazione di un matrimonio è inoltre un atto ufficiale dell’Istituzione, tra le massime espressioni del rapporto fra il Comune e i propri cittadini e, pur caratterizzato da gioia ed allegria, è un momento formale e solenne, che aumenta il valore artistico dello spazio prescelto. Questo evento può dunque consentire l’avvicinamento dei luoghi stessi ai cittadini, legandone indissolubilmente la memoria ad una tappa affettiva della vita; la vicinanza tra il cittadino e i musei, così come i palazzi storici, non può che aumentare la potenza comunicativa degli spazi stessi, rendendoli più attraenti e appetibili.
Relativamente alla fattibilità giuridica, la possibilità di celebrazione è, sulla base del Codice Civile (106 e segg. c.c.), esclusivamente realizzabile nella “Casa comunale” ma, sulla base delle fonti normative successive (in particolare Circolari), si è chiarito che può essere attribuita la qualità di “casa comunale” anche a luoghi “nella disponibilità del Comune”, aventi carattere di “durevole stabilità” e seguendo un duplice presupposto formale (atto deliberativo istitutivo e comunicazione al Prefetto).
Oltre a Palazzo Madama e alla Mole Antonelliana anche altri luoghi sono stati identificati dalla Città di Torino come adeguati per celebrare i matrimoni. La Soprintendenza dei beni artistici del Piemonte ha però dato parere contrario all’utilizzo di Palazzo Reale e della Villa della Regina, mentre è più probabile l’uso del Castello del Valentino per il quale occorre attendere il parere favorevole del Politecnico di Torino.
MC
Torino, 31 Marzo 2009